Carceri, Pannella: "L'Italia viola i diritti umani"

Cronaca

Una delegazione del partito radicale ha visitato Regina Coeli. "C'è una situazione di totale illegalità: non ci sono riscaldamenti, le finestre non hanno i vetri" dice Rita Bernardini

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"In Italia la democrazia è negata". A dirlo è stato il leader dei Radicali Marco Panella uscendo dal carcere romano di Regina Coeli, riferendosi al sovraffollamento che determina una situazione di "illegalità da parte dello Stato". Rivolto al presidente della Repubblica, Pannella ha aggiunto che "siamo di fronte ad un'opera, tecnicamente criminale, di violazione dei diritti umani". Al sopralluogo hanno partecipato, tra gli altri, i deputati Rita Bernardini, Jean Leonard Touad e Roberto Giachetti.

Per Rita Bernardini nel carcere di Regina Coeli c'è "una condizione di totale illegalità: lo Stato si comporta come un criminale". I deputati, che hanno visitato due sezioni del carcere, la VI e l'VIII, hanno denunciato che attualmente sono detenute 1200 persone contro le 600 che l'istituto potrebbe contenere. "Non ci sono i riscaldamenti - ha aggiunto la deputata - e molte finestre non hanno i vetri, in più le mura sono fatiscenti e piene di umidità. I water ed i lavandini perdono copiosamente acqua e nelle docce non c'è acqua calda. Nelle celle da 7 sette metri quadrati ci sono tre detenuti. Solo l'8% svolge un lavoro, gli altri non fanno niente tutto il giorno".

Per la Bernardini la Asl competente ha "una precisa responsabilità" così come "il magistrato di sorveglianza, il dottor Tamburino, che è il responsabile legale del trattamento dei detenuti. Ci sono casi di burocrazia estrema: un detenuto straniero è diventato da 5 mesi padre di 3 gemelli ed ancora non è riuscito ad incontrarli. Non conosce i suoi figli". Per Touadì "tra le riforme che l'Italia aspetta c'è quella carceraria in nome dei diritti umani ma anche in nome della civiltà giudiziaria di un paese". Secondo Giachetti "nemmeno le bestie vivono come i detenuti di Regina Coeli" aggiungendo che le pessime condizioni riguardano anche i 460 agenti di polizia penitenziaria. "Dovrebbe essere 600 agenti in organico - ha spiegato - ma 140 sono stati distaccati. Sono favorevole all'amnistia, ma non basta. E' l'intero sistema giudiziario che va riformato. Regina Coeli va chiuso perche questo carcere è una bomba che potrebbe in ogni momento esplodere".

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