Vertice nel capoluogo campano con il ministro dell'Ambiente dopo la moratoria dell'Europa che ha concesso due mesi di tempo prima di infliggere una multa: "Abbiamo trovato un accordo su diversi punti". Diverse le contestazioni. VIDEO
(in fondo all'articolo tutti i video sull'emergenza rifiuti)
"Abbiamo trovato un accordo su diversi punti": per il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, la questione rifiuti si profila meno spinosa del previsto. "Al momento non c'è un'emergenza", ha detto infatti lo stesso ministro passeggiando per le strade della città, prima di una lunga riunione in prefettura a Napoli con il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro e il sindaco del capoluogo campano, Luigi De Magistris.
Per arrivare a una soluzione sul tema, bisogna comunque evitare polemiche fra istituzioni, "che tolgono credibilità e avvicinano la multa" che l'Ue potrebbe infliggere all'Italia se non arrivano le assicurazioni chieste per fronteggiare lo smaltimento rifiuti. Su questo aspetto, ricorda il ministro, ci sono "tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente", ma assicura che "sarà dato rapidamente riscontro alle richieste della Comunità europea".
"Ho chiesto al sindaco di Napoli e ai presidenti di regione e provincia - ha proseguito il ministro - di individuare insieme il percorso per affrontare il tema della procedura di infrazione europea per dare una risposta concordata e, soprattutto, per avviare insieme un meccanismo che consenta di affrontare il tema dei rifiuti di Napoli in modo razionale, sereno e produttivo", ha poi aggiunto il ministro.
Clini si è detto molto felice "perché questo è un segno importante che diamo anche a livello nazionale e anche a livello europeo". "Non abbiamo perso tempo a cercare di avere giochi di posizione o di fare partite che cercano di affidare ad uno un ruolo piuttosto che a un altro, ma tutti i temi che sono sul tavolo sono stati affrontati in maniera assolutamente positiva. Ora cominciamo a lavorare. C'e' un gruppo che da domani comincia a scrivere il testo che va mandato alla Commissione europea a nome dell'Italia e che sarà preparato da questo tavolo", ha concluso il ministro.
Prima della riunione in Prefettura, il ministro Clini ha passeggiato per le strade del centro di Napoli. Poi, giunto davanti alla sede della Prefettura, è stato accolto con slogan di protesta da parte di disoccupati organizzati, 'mamme vulcaniche' di Terzigni ed esponenti di comitati contro gli inceneritori. Il presidio ha esposto diversi striscioni e urlato slogan contro "il ministro che non abbiamo votato", chiedendone le dimissioni.
"Abbiamo trovato un accordo su diversi punti": per il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, la questione rifiuti si profila meno spinosa del previsto. "Al momento non c'è un'emergenza", ha detto infatti lo stesso ministro passeggiando per le strade della città, prima di una lunga riunione in prefettura a Napoli con il presidente della regione Campania, Stefano Caldoro, il presidente della provincia di Napoli, Luigi Cesaro e il sindaco del capoluogo campano, Luigi De Magistris.
Per arrivare a una soluzione sul tema, bisogna comunque evitare polemiche fra istituzioni, "che tolgono credibilità e avvicinano la multa" che l'Ue potrebbe infliggere all'Italia se non arrivano le assicurazioni chieste per fronteggiare lo smaltimento rifiuti. Su questo aspetto, ricorda il ministro, ci sono "tempi strettissimi per intervenire in maniera convincente", ma assicura che "sarà dato rapidamente riscontro alle richieste della Comunità europea".
"Ho chiesto al sindaco di Napoli e ai presidenti di regione e provincia - ha proseguito il ministro - di individuare insieme il percorso per affrontare il tema della procedura di infrazione europea per dare una risposta concordata e, soprattutto, per avviare insieme un meccanismo che consenta di affrontare il tema dei rifiuti di Napoli in modo razionale, sereno e produttivo", ha poi aggiunto il ministro.
Clini si è detto molto felice "perché questo è un segno importante che diamo anche a livello nazionale e anche a livello europeo". "Non abbiamo perso tempo a cercare di avere giochi di posizione o di fare partite che cercano di affidare ad uno un ruolo piuttosto che a un altro, ma tutti i temi che sono sul tavolo sono stati affrontati in maniera assolutamente positiva. Ora cominciamo a lavorare. C'e' un gruppo che da domani comincia a scrivere il testo che va mandato alla Commissione europea a nome dell'Italia e che sarà preparato da questo tavolo", ha concluso il ministro.
Prima della riunione in Prefettura, il ministro Clini ha passeggiato per le strade del centro di Napoli. Poi, giunto davanti alla sede della Prefettura, è stato accolto con slogan di protesta da parte di disoccupati organizzati, 'mamme vulcaniche' di Terzigni ed esponenti di comitati contro gli inceneritori. Il presidio ha esposto diversi striscioni e urlato slogan contro "il ministro che non abbiamo votato", chiedendone le dimissioni.