G8 Genova, assolti De Gennaro e Mortola

Cronaca
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L'ex capo della Polizia e l'ex capo della Digos erano stati condannati dalla Corte d'Appello per istigazione a falsa testimonianza. Accolta la tesi della Procura: "I fatti non sussistono". I legali: "Ristabilita la verità"

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L'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, è stato assolto dal reato di istigazione alla falsa testimonianza dalla VI sezione penale della Cassazione presieduta da Adolfo Di Virginio.
La Cassazione ha quindi accolto la tesi della Procura generale annullando la sentenza della Corte d'Appello che aveva condannato De Gennaro a 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena.
La VI sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza d'appello senza rinvio perché "i fatti non sussistono".

Assolto anche l'ex capo della Digos -Annullata anche la condanna per l'ex capo della Digos di Genova, Spartaco Mortola, che in appello aveva avuto 1 anno e 2 mesi.
L'accusa era quella di aver istigato l'ex questore di Genova, Francesco Colucci, a ritrattare la sua dichiarazione secondo la quale a inviare il capo dell'Ufficio relazioni esterne del Viminale, Sgalla, nella scuola Diaz di Genova, dove era in corso una perquisizione, era stato lo stesso De Gennaro.

De Gennaro: "La Cassazione ha ristabilito la verità" - "La Cassazione ha finalmente ristabilito la verità confermando quanto avevano già stabilito i giudici in primo grado che mi avevano assolto". Sono queste le prime parole pronunciate dall'ex capo della polizia Gianni De Gennaro alla notizia dell'assoluzione definitiva da parte della Cassazione. Un sospiro di sollievo che De Gennaro, oggi ai vertici dei Servizi segreti, ha pronunciato davanti al suo legale Franco Coppi. Che, interpellato dall'Adnkronos, si dichiara soddisfatto. "Non avevamo mai dubitato della sentenza assolutoria pronunciata in primo grado. Un giudizio che non era stato condiviso in appello, dove era stata fatta una rilettura polemica della sentenza non condivisa oggi dalla Cassazione". Al di là della soddisfazione, il legale di De Gennaro sottolinea anche la dimensione limitata del processo. "Anche se si ragionava nell'ambito di una vicenda che ha avuto esiti drammatici - rileva Coppi - la causa in questione era in realtà molto banale perché doveva soltanto discutere di un ordine impartito a un addetto stampa. Finalmente la Cassazione ha ripristinato la verità".

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