I legali del responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica, indagato per finanziamento illecito ai partiti, parlano di "accuse gratuite". L'azienda convocherà presto il cda per fare chiarezza
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Finmeccanica sotto pressione. A gravare sul gruppo ci sono le perdite accumulate nei nove mesi, per l'indebitamento di oltre 4 miliardi e per il tonfo del titolo in Borsa. Ma anche, e soprattutto, l'ultima inchiesta sugli appalti Enav. Secondo la procura di Roma esiste un sistema di fatture false per evadere tasse e creare fondi neri per soddisfare politici di riferimento in cui Finmeccanica sarebbe coinvolta direttamente. I pm hanno chiesto su questa base l'arresto (negato però dal gip) di Lorenzo Borgogni, il responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica.
Il manager, indagato per finanziamento illecito ai partiti e autosospesosi domenica 20 novembre, ribadisce che come responsabile delle relazioni esterne del gruppo ha "funzionalmente agevolato una serie di rapporti, anche istituzionali, ma ciò non significa, ovviamente, che sia anche compartecipe di eventuali misfatti altrui, come molti continuano erroneamente a ritenere".
Secondo quanto riportato lunedì 21 novembre da diversi quotidiani, tra cui il Corriere della Sera, Borgogni ha cominciato a parlare con gli inquirenti definendosi "collettore di rapporti con i politici per conto di Finmecanica".
"Borgogni chiarisce che si tratta dei politici che hanno indicato i manager da nominare nei cda oppure ai vertici delle controllate", si legge sul Corriere. "Poi va oltre spiega che esiste un 'tavolo' dove si decide la spartizione fra partiti, sottolinea come una volta un nome gli fu indicato dal sottosegretario Gianni Letta per conto di Carlo Giovanardi, indica il 'suggerimento' di Claudio Scajola, quello fornito da Marco Milanese".
Immediata la replica di Giovanardi: "Sono orgoglioso di aver rispettato scrupolosamente le procedure istituzionali relative alle nomine sia per quanto riguarda la professionalità della persona segnalata, sia per quanto riguarda il metodo".
Le indicazioni di Borgogni hanno già portato all'acquisizione di numerosi documenti presso Finmeccanica e altre aziende. Ha negato finora di aver gestito passaggi di denaro e ha sempre ribadito di aver agito di concerto con il presidente Pierfrancesco Guarguaglini, di cui era uno dei più stretti collaboratori. Intanto proprio Guarguaglini ha convocato con la massima urgenza un cda della società. Decisione analoga è stata presa per la Selex sistemi integrati, controllata da Finmeccanica.
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