Dopo il tentativo di mediazione del governo solo i gestori di Fegica e Faib-Confesercenti incroceranno le braccia per tre giorni. Il sottosegretario allo Sviluppo economico: “Chi lo ha confermato è un irresponsabile”
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I gestori di Fegica e Faib-Confesercenti hanno confermato lo sciopero dei benzinai, nonostante il tentativo di mediazione del governo. Mentre la Figisc e Anisa Confcommercio hanno deciso di sospenderlo.
Lo sciopero inizierà alle 19,00 dell'8 novembre fino alle 7,00 dell'11 novembre sulla viabilità ordinaria, e dalle 22,00 dell’8 novembre fino alle 6,00 dell'11 novembre sulla viabilità autostradale. L'agitazione è sospesa nelle zone colpite dall'alluvione.
"Ritengo che sia stato un atto di irresponsabilità la conferma dello sciopero da parte di alcune sigle sindacali, visto anche il momento” ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, al termine dell'incontro con i gestori della rete di distribuzione dei carburanti. Secondo il sottosegretario, "abbiamo fatto delle proposte esaustive in linea con l'impegno del ministro Romani. Per questo per il governo lo sciopero è ingiustificato. Romani ha assicurato di rendere strutturale il bonus fiscale in accordo con il Ministero dell'Economia. Da parte di alcuni c'era bisogno di maggiore responsabilità".
Saglia ha spiegato che le proposte del governo si concretizzeranno con il fatto di rendere stabile il bonus fiscale sanando il passato; con un incremento di un millesimo del prezzo della benzina; con l'esenzione, da parte dei gestori, della commissione su carte di credito e carte prepagate. Il sottosegretario ha infine sottolineato che tali proposte verranno inserite nel maxi emendamento alla legge di stabilità.
Difende la scelta di confermare lo sciopero Roberto Vincenzo di Fegica Cils: "La proposta da parte del sottosegretario non è congrua, solo una serie di impegni da concretizzare con il maxi emendamento al ddl stabilità . La proposta non è sufficiente per sospendere lo sciopero e quindi viene riconfermato. Dal 2008 abbiamo in mano una serie di impegni assunti da due ministri, dal presidente del Consiglio e da vari sottosegretari mai concretizzati: dopo due anni e mezzo non ci fidiamo". Quanto all'adesione allo sciopero dei benzinai il rappresentante sindacale ritiene che "ci sarà una partecipazione massiccia perché il provvedimento è di vitale importanza (bonus fiscale, ndr), senza il quale il 60% degli impianti potrebbe chiudere". Sostanzialmente, per Fegica Cisl e Faib dopo l'incontro al ministero dello sviluppo economico "non è cambiato niente, anche perché la Figisc Confcommercio aveva aderito allo sciopero organizzato dalla altre due organizzazioni e quindi ritira l'adesione".
A commentare invece positivamente l'incontro è stato Luca Squeri di Figisc Confcommercio. "Abbiamo raggiunto l'accordo con il governo perché c'è stata una risposta concreta alle nostre richieste - ha affermato - il governo ha individuato con chiarezza lo strumento, cioè il ddl stabilità". Quanto alla gratuità del pagamento con le carte di credito ovvero senza commissione per importi fino a 100 euro, Squeri a detto che si tratta di "una conquista storica e quindi era doveroso accettare la proposta".
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Lo sciopero inizierà alle 19,00 dell'8 novembre fino alle 7,00 dell'11 novembre sulla viabilità ordinaria, e dalle 22,00 dell’8 novembre fino alle 6,00 dell'11 novembre sulla viabilità autostradale. L'agitazione è sospesa nelle zone colpite dall'alluvione.
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Saglia ha spiegato che le proposte del governo si concretizzeranno con il fatto di rendere stabile il bonus fiscale sanando il passato; con un incremento di un millesimo del prezzo della benzina; con l'esenzione, da parte dei gestori, della commissione su carte di credito e carte prepagate. Il sottosegretario ha infine sottolineato che tali proposte verranno inserite nel maxi emendamento alla legge di stabilità.
Difende la scelta di confermare lo sciopero Roberto Vincenzo di Fegica Cils: "La proposta da parte del sottosegretario non è congrua, solo una serie di impegni da concretizzare con il maxi emendamento al ddl stabilità . La proposta non è sufficiente per sospendere lo sciopero e quindi viene riconfermato. Dal 2008 abbiamo in mano una serie di impegni assunti da due ministri, dal presidente del Consiglio e da vari sottosegretari mai concretizzati: dopo due anni e mezzo non ci fidiamo". Quanto all'adesione allo sciopero dei benzinai il rappresentante sindacale ritiene che "ci sarà una partecipazione massiccia perché il provvedimento è di vitale importanza (bonus fiscale, ndr), senza il quale il 60% degli impianti potrebbe chiudere". Sostanzialmente, per Fegica Cisl e Faib dopo l'incontro al ministero dello sviluppo economico "non è cambiato niente, anche perché la Figisc Confcommercio aveva aderito allo sciopero organizzato dalla altre due organizzazioni e quindi ritira l'adesione".
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