Caso Unipol, 4 anni per la sola sentenza di primo grado

Cronaca
unipol_ansa

Sono stati necessari 47 mesi per arrivare al giudizio per la tentata scalata a Bnl, che ha visto la condanna di Fazio, Caltagirone e Consorte. Tutte le tappe della vicenda: LA SCHEDA

Quasi 4 anni per arrivare alla sentenza di primo grado. Il procedimento giudiziario sulla tentata scalata di Unipol a Bnl, che ha visto lunedì 31 ottobre la condanna, tra l'altro, di Antonio Fazio a 3 anni e 6 mesi, comincia ufficialmente infatti alla fine del 2007. Queste le tappe:

19 dicembre 2007: L'ex governatore di Bankitalia, Antonio Fazio, e l'ex capo della Vigilanza di Palazzo Koch, Francesco Frasca, avrebbero "in violazione dei doveri d'ufficio istigato, promosso e assecondato la condotta" degli ex vertici di Unipol, Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti, Carlo Cimbri e dell'ex ad di Bpi, Giampiero Fiorani. E' quanto scrive il pm di Milano, Luigi Orsi, nell'invito a comparire spedito a Consorte per la tentata scalata della compagnia assicurativa Unipol su Bnl nel 2005. In particolare, Fazio avrebbe promosso "l'idea della costituzione di una cordata italiana che contrastasse l'iniziativa di BBVA e ciò con indicazione specificamente rivolta a Fiorani e da questi coltivata nei contatti con Caltagirone e quindi con Consorte e Sacchetti". Fazio e Frasca avrebbero operato "per il rilascio delle autorizzazioni richieste da Unipol a salire prima al 10% e poi al 15% operando con tempistica sollecitamente favorevole". I due ex vertici di Bankitalia avrebbero, inoltre, ostacolato e comunque reso meno agevole "l'offerta pubblica di scambio proposta da BBVA". Tutte "condotte - annota il pm - concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo del titolo di Bnl".

3 marzo 2008: La Procura chiude le indagini su 31 persone fisiche e 14 società. Tra loro, esponenti del gotha della finanza e tre colossi bancari (Credit Suisse, Nomura e Deutsche Bank). Sono Giovanni Berneschi per Carige, Gianfranco Boni e Gianpiero Fiorani per la Bpi, Divo Gronchi e Giovanni Zonin per la PopVicenza, Luigi Leoni per la Bper. E poi Vito Bonsignore, Francesco Caltagirone, Danilo Coppola, Giuseppe Statuto, Stefano Ricucci, Marcellino Gavio ed Emilio Gnutti. Con loro Antonio Fazio e Francesco Frasca per Bankitalia. Tutti secondo l'accusa avrebbero aiutato, in modo occulto, Giovanni Consorte, ex numero uno di Unipol, a raggiungere il 51% della Bnl a danno degli spagnoli del Bbva. I reati ipotizzati sono la manipolazione del mercato, l'ostacolo alla Consob e per Consorte anche la diffusione di notizie sensibili per le telefonate con l'onorevole Piero Fassino e col senatore Nicola Latorre.

18 settembre 2009: Si conclude con 28 rinvii a giudizio, 14 proscioglimenti e 3 patteggiamenti, l'udienza preliminare davanti al gup Luigi Varanelli. Tra i prosciolti, figurano l'imprenditore Marcellino Gavio e le società Coop Estense, Nuova Coop, Talea, Sias, Nomura International e Credit Suisse First Boston. Oltre a Fiorani, hanno patteggiato la pena Bpi (sanzione pecuniaria di 228.148 euro) e l'ex braccio destro di Fiorani, Gianfranco Boni (due mesi di reclusione in continuazione con due condanne gia' subite in precedenza).

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]