Gli organizzatori del corteo del 23 ottobre in Val di Susa mandano un messaggio chiaro: chi ha intenzioni violente meglio che resti a casa. Confermata la volontà di raggiungere il cantiere della Maddalena per tagliare le reti di protezione. VIDEO
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Si svolgerà domenica 23 ottobre la protesta dei No Tav in Val di Susa. Una manifestazione, spiega il leader storico del movimento Alberto Perino, che sarà pacifica. Chi ha altre intenzioni, ha chiarito, meglio che resti a casa.
I manifestanti sono determinati a raggiungere il cantiere della Maddalena per tagliare le reti di protezione, un gesto che comunque potrebbe costare loro l'arresto.
A presidiare la zona ci saranno oltre 1700 uomini, tra poliziotti, carabinieri, fiamme gialle e militari. Alla protesta parteciperà anche il centro sociale Askatasuna di Torino, i cui rappresentanti hanno già dichiarato che la loro intenzione di manifestare in modo pacifico. "Anche se la polizia tirasse i lacrimogeni - spiega uno dei loro rappresentanti nel video qui sopra - la nostra scelta è di non rispondere. Si cercherà di arrivare alle reti in modo pacifico".
A Roma intanto il gip ha convalidato l'arresto di Fabrizio Filippi detto "Er Pelliccia, lo studente fotografato mentre lanciava un estintore. Non gli sarebbe stata contestata l'azione di gruppo come, invece, per gli altri dodici arrestati. La difesa del giovane valuterà, alla luce del provvedimento emesso dal gip, se presentare ricorso al riesame.
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