Polizia, i sindacati: "Leggi speciali? No, servono risorse"

Cronaca

Lo dice a SkyTG24 Eugenio Sarno, segretario della Uil-polizia, sceso in piazza per protestare contro i tagli: "Se il governo avesse finanziato la sicurezza, il giorno prima degli scontri a Roma ci sarebbero stati i soldi per bonificare le strade". VIDEO

CRONACA DELLA GUERRIGLIA
VIDEO RACCONTO DALLA PIAZZA

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(in fondo all'articolo i video sulle manifestazioni del 15 ottobre

“Se il governo avesse finanziato la sicurezza, il giorno prima degli scontri ci sarebbero stati i soldi per gli straordinari e si sarebbe potuta effettuare una bonifica del territorio, che non è stata fatta perché mancavano i soldi per pagare gli agenti. Quindi più che leggi speciali servono risorse”. Parole durissime. A pronunciarle è Eugenio Sarno, segretario della Uil-polizia penitenziaria, sceso in piazza a Roma martedì 18 ottobre insieme a molti colleghi (anche vigili del fuoco) per protestare contro i tagli alle forze dell’ordine.
A SkyTG24 Sarno spiega che “una bonifica effettuata con le risorse adeguate avrebbe portato all’individuazione dei due furgoni dove i black bloc custodivano le armi”. In sostanza: “Il Governo distante e insensibile ai temi dell’ordine pubblico”.

Nel giorno in cui il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, riferisce al Senato sugli scontri scoppiati sabato 15 ottobre nella Capitale, centinaia di agenti hanno quindi protestato, a Roma e in altre città, contro i tagli.
In piazza delle Cinque Lune, a Roma, i manifestanti hanno portato delle sagome di cartone raffiguranti uomini e donne in divisa e con la scritta “Ci hanno pugnalato alle spalle”.
"In tre anni ci sono stati 3 miliardi di euro di tagli - ha detto il segretario della Siap di Roma, Maurizio Germanò - ed ora ci troviamo in una situazione di drammatiche carenze. E' la 16/ma volta che scendiamo in piazza e mai è successo che con un governo non avessimo un dialogo come sta succedendo con questo".
"Commissariati allo sbando, mancanza di volanti, ed assenza di turnover (dal 2001 - spiegano i sindacalisti - cinque poliziotti vanno in pensione ogni anno è solo uno ne entra). Questi alcuni dei motivi che hanno spinto i poliziotti a scendere in piazza. "Questi tagli - hanno spiegato i poliziotti - ci impediscono di andare avanti e di avere un ricambio generazionale. A Roma così come in altre città italiane non vogliamo più lavorare in queste condizioni".

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