Il giornalista parla a SkyTG24 a margine della manifestazione organizzata da "Libertà e Giustizia" contro il governo. E sul rinvio a giudizio nei suoi confronti spiega: "Le diffamazioni sono come i tamponamenti per chi guida l'automobile: capitano"
"La gran parte dell'opposizione è inesistente. Le più importanti manifestazioni contro il governo le stanno organizzando associazioni della società civile". A parlare ai microfoni di SkyTG24 (guarda il video in alto) è Marco Travaglio, scrittore e vicedirettore de Il Fatto Quotidiano, a margine di "Ricucire L'Italia", la protesta organizzata a Milano da Libertà e Giustizia. "I referendum - prosegue Travaglio - sono stati proposti, oltre che da Di Pietro, da comitati civici, da gruppi di cittadini. Le piazze si riempiono quando non sono i partiti a chiamare la gente a raccolta".
A proposito del disegno di legge sulle intercettazioni il giornalista attacca anche il centrosinistra: "I bavagli contro la stampa che pubblica notizie pubbliche non sono una specialità di questa maggiorana ma di tutta la classe politica, salvo rare eccezioni".
Da Travaglio anche una battuta sul rinvio a giudizio nei suoi confronti con l'accusa diffamazione a mezzo stampa per alcuni passaggi del suo libro Papi, uno scandalo politico. "Sono commosso dall'attenzione che questa notizia sta riscuotendo. Ogni giorno vengono processati centinaia e centinaia di giornalisti. Le diffamazioni sono come i tamponamenti per chi guida l'automobile: capitano".
A proposito del disegno di legge sulle intercettazioni il giornalista attacca anche il centrosinistra: "I bavagli contro la stampa che pubblica notizie pubbliche non sono una specialità di questa maggiorana ma di tutta la classe politica, salvo rare eccezioni".
Da Travaglio anche una battuta sul rinvio a giudizio nei suoi confronti con l'accusa diffamazione a mezzo stampa per alcuni passaggi del suo libro Papi, uno scandalo politico. "Sono commosso dall'attenzione che questa notizia sta riscuotendo. Ogni giorno vengono processati centinaia e centinaia di giornalisti. Le diffamazioni sono come i tamponamenti per chi guida l'automobile: capitano".