"Abbiamo dato e non vogliamo più dare" dice ai microfoni di SkyTG24 il primo cittadino De Rubeis. Che si rivolge, con parole forti, anche al presidente Napolitano: "Venga qui a portare la sua solidarietà". VIDEO
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"Siamo stanchi di essere sfruttati dal governo, questa isola ha dimostrato esagerata accoglienza per oltre 55mila profughi, oggi siamo di fronte a 1.500 delinquenti. Chiediamo che il ministro Maroni svuoti immediatamente l’isola, perché Lampedusa ha dato e non vuole più dare". E' esasperato il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis, dopo gli scontri che si sono registrati tra immigrati e forze dell'ordine sull'isola siciliana . "Le forze dell'ordine non possono restare supine di fronte a questi delinquenti, bisogna caricare, affinché lo Stato dimostri che anche Lampedusa è Italia" continua, sfogandosi ai microfoni di SkyTG24. Il primo cittadino se la prende anche con il presidente Giorgio Napolitano e usa parole forti per chiedergli di "portare solidarietà a Lampedusa".
Poi, passata la concitazione del momento, De Rubeis ha chiesto scusa al Capo dello Stato per il tono usato. "Chiedo ufficialmente scusa per le parole usate nei confronti del presidente, ha detto il sindaco.
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