Caso escort, “chi mi porti stasera?”: le nuove indiscrezioni

Cronaca

I giornali pubblicano stralci delle intercettazioni tra il premier Silvio Berlusconi e Gianpaolo Tarantini nelle mani della Procura di Bari. Circa trenta le ragazze “reclutate”. La Arcuri si rifiutò. Ghedini: “Semplici serate conviviali”. RASSEGNA STAMPA

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“Trenta ragazze per il premier”. “Tutte le escort di Berlusconi”. “Le nuove carte su escort e favori”. All’indomani della chiusura dell’indagine della Procura di Bari sul giro di ragazze che sarebbero state reclutate da Gianpaolo Tarantini per il presidente del Consiglio, tutte le aperture dei quotidiani sono dedicate alle novità dell’inchiesta che vede otto indagati, tra cui Sabina Began, la cosiddetta Ape Regina. E spuntano anche nuovi stralci delle circa 100 mila intercettazioni.

“Chi mi porti stasera?”. Questa una delle frasi riportata da alcuni giornali, come la Stampa, il Corriere della Sera e la Repubblica, che Berlusconi avrebbe detto al telefono a Gianpaolo Tarantini, in carcere per un’altra inchiesta, quella condotta dalla Procura di Napoli sul presunto ricatto al premier. Dalle telefonate emergono anche i nomi delle ragazze reclutate per le feste di Arcore e Palazzo Grazioli. E apprezzamenti del presidente del Consiglio su alcune showgirl del piccolo schermo. Come Belén Rodriguez. “Mi piaci molto, sei bellissima” avrebbe detto il premier alla ragazza argentina secondo quanto riportato dai quotidiani. La stessa showgirl ha confermato l’invito e i complimenti, ma ha assicurato: “Non ci andai, erano giorni tristi, mi ero appena lasciata con Marco Borriello". Un altro rifiuto dopo quello di Manuela Arcuri, alla quale sarebbe stato offerto Sanremo in cambio di una notte con il premier.

Le conversazioni telefoniche tra Berlusconi e Tarantini, secondo quanto riportato dai giornali, conterrebbero anche diversi apprezzamenti del premier sul cosiddetto “lato B”. In molte telefonate si parla anche della presenza di George Clooney a una festa. In cambio delle ragazze Tarantini avrebbe avanzato delle richieste al premier, tra cui quella di farlo diventare eurodeputato. Alcuni giornali, come il Corriere della Sera, parlano anche di contatti tra Tarantini e l'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso: l'imprenditore barese avrebbe più volte chiesto al premier di parlare con Bertolaso per concludere degli affari. Il manager di Stato ha però negato di aver mai favorito Tarantini. Su la Repubblica anche un’intervista a Sabina Began in cui confessa: “Tarantini l’ho presentato io al Cavaliere, ma ho fatto tutte cose pulite e per amore. Silvio fa un sacco bene, fa lavorare tante persone”.
Su Il fatto quotidiano una testimone delle "notti di Arcore" rivela particolari a luci rosse. "Il crocifisso di Berlusconi sui seni della Minetti" è il titolo dell'articolo.

Ampio spazio è dedicato anche ai ritratti delle ragazze, ma anche alle dichiarazione dei legali del premier. “Solo semplici serate conviviali” ha assicurato Niccolò Ghedini.

Il caso escort occupa anche le prime pagine dei giornali vicini al centrodestra, che però puntano il dito sull’attacco giudiziario subito dal premier. “Silvio, arrenditi, sei circondato” titola Libero. “Il giornale deve tacere, vietato pubblicare scoop” è invece l’apertura del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, con un chiaro riferimento alle nuove norme sulle intercettazioni che il governo vuole introdurre, ma su cui ha già ricevuto un no dal Colle.
"Non ce n'è. La libertà di informazione è usata contro Berlusconi o è reato. Ti fanno tacere con le buone o le cattive", scrive nel  suo editoriale Sallusti, che accusa: "Negli ultimi tre giorni, tre  Procure hanno sfornato migliaia di pagine di intercettazioni del  premier e di gente a lui collegata, ma in nessuna di queste c'è una  sola frase di qualcuno che accusi Berlusconi di aver compiuto un  reato".
Ieri, giovedì 15 settembre, il gip di Milano ha imposto ai pm di chiedere il rinvio a giudizio per Berlusconi per il caso Unipol. Il premier è accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio per la vicenda della fuga di notizie sull'intercettazione tra Giovanni Consorte e Piero Fassino ai tempi della scalata alla Bnl. Intercettazione pubblicata proprio da il Giornale.


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