Attacco hacker alla polizia: online documenti riservati

Cronaca
Una schermata con uno dei documenti pubblicati dagli hacker
documenti_hacker_cnaipic_polizia

I pirati informatici di Anonymous Italy e LulzSec Italy hanno annunciato di aver violato i server di alcune agenzie tra cui il Cnaipic, la task force italiana che si occupa di crimine informatico. Che spiega: "Verifiche in corso". FOTO

Leggi anche:
I documenti rubati: FOTO
Anonymous, la polizia scova gli hacker italiani
La sfida di Anonymous: noi siamo ancora qui
Hacker, università italiane sotto attacco

Gli hacker di Anonymus Italy e LulzSec Italy hanno annunciato di aver attaccato i server di alcune "Agenzie di law Enforcement Informatiche". Tra le vittime ci sarebbe anche il Cnaipic, il centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della polizia di Stato. Il 5 luglio gli investigatori del Cnaipic avevano denunciato 15 persone, di cui 5 minorenni, ritenute appartenenti alla cellula italiana di Anonymous.

La rivendicazione -
"Oggi abbiamo ottenuto l'accesso al vaso di Pandora delle agenzie anticrimine Italiane", si legge in un comunicato diffuso su Internet. "Oggi - aggiungono i pirati informatici - riveliamo innumerevoli file (il totale stimato dei dati è oltre 8Gb) da queste agenzie che abbiamo ownato e per essere chiari TUTTI questi dati/documenti erano archiviati sui server del Cnaipic, deputati a contenere le 'prove' raccolte nelle analisi forensi". Come prova dell'attacco gli hacker hanno diffuso alcune schermate con la preview dei file rubati e il link a una cartella contenente immagini di documenti scannerizzati e file pdf. La documentazione fa riferimento a 11 paesi, e include dati sui ministeri di sei paesi. Informazioni anche su imprese americane (Exxon Mobil) e russe (Gazprom).

La Postale: "Verifiche in corso" - Per accertare i motivi della pubblicazione su internet di documenti "apparentemente riconducibili" al Cnaipic ma che in ogni caso, fanno notare fonti investigative, sembrerebbero di poca rilevanza investigativa, la polizia postale sta eseguendo una serie di verifiche tecniche. In particolare, gli accertamenti sono mirati a verificare la reale portata della pubblicazione, a capire se i contenuti dei documenti sono autentici e, soprattutto, da quali computer o server, siano stati prelevati dagli 'Anonimi'. In ogni caso, sottolineano gli investigatori, la maggioranza dei documenti pubblicati non apparterrebbe alla polizia italiana ma potrebbe essere stata 'rubata' da altri archivi, soprattutto all'estero.

"Appunti per il signor capo della Polizia" -
In uno dei file pubblicati si legge un appunto per il capo della polizia datato gennaio 2008. Si tratta di una relazione su alcuni attacchi informatici subiti dagli Uffici giudiziari di Genova. In un altro appunto, destinato sempre al capo della polizia, si affrontano i dettagli di una cerimonia di inaugurazione del Cnaipic in cui si "potrebbe prevedere la presenza del signor presidente del Consiglio dei ministri, On.le Silvio Berlusconi".

Dalle foto di gruppo all'architettura del Cnaipic -
Alcuni dei documenti diffusi in rete riguardano il Cnaipic, la task force della polizia che si occupa di crimini informatici. Tra i file c'è una foto di gruppo di alcuni poliziotti in divisa e un'altra dove si vedono degli uomini a lavoro dentro una sala operativa. In altri file viene raffigurata invece l'architettura del Cnaipic. Ma per il momento non ci sono conferme sull'autenticità dei documenti. 

Il monitoraggio delle chat -
In una relazione di servizio del gennaio 2011 un assistente della polizia di Stato del Cnaipic riporta alcuni messaggi letti su un canale Irc (la chat utilizzate solitamente dagli hacker). Gli utenti, si legge nel file, parlano di un possibile attacco al sito del Popolo delle libertà. La relazione non sembrerebbe collegata all'attacco informatico che a giugno ha mandato in tilt i siti del Pdl.

Cronaca: i più letti

[an error occurred while processing this directive]