Spider Truman, nessuno sa chi è ma la Camera gli risponde

Cronaca
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In tanti si interrogano sulla vera identità del presunto precario anti-casta e un'intervista sul Fatto sembra svelare il segreto: dietro al gruppo c'è il Popolo Viola. Che però smentisce. Da Montecitorio un comunicato stampa di precisazione

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di Nicola Bruno

E’ il Popolo Viola? Oppure è San Precario? O forse si tratta davvero della vendetta di un ex-dipendente di Montecitorio? A quattro giorni dalla comparsa online del blog e della pagina Facebook “I segreti della casta di Montecitorio” (che ad oggi ha raccolto oltre 300 mila Like), ad attirare l’attenzione non sono più i “segreti” snocciolati dall’anonimo autore (molti dei quali, tra l’altro, erano già noti da tempo). Ora molti utenti della rete sono in fibrillazione per smascherare la sua vera identità, se non altro per l’ambiguità che circonda tutta l’operazione: perché un’iniziativa di trasparenza deve nascondersi dietro un alone di mistero?

E così, nelle ultime 24 ore è stato tutto un susseguirsi di dubbi, speculazioni, “dico-e-non-dico”, con piste che portano a personalità e movimenti del tutto diversi tra loro. Anche se, ad attirare i maggiori consensi, è l’ipotesi che non esista nessun precario di Montecitorio e si tratti solo di un’operazione politica che culminerà in alcune manifestazioni del Popolo Viola e dell’Idv previste per l’autunno.

Il precario del Senato? – Il Corriere della Sera continua invece ad avvalorare la tesi del precario risentito, facendo addirittura il nome e il cognome del presunto autore della pagina Facebook: “Si chiama Leonida Maria Tucci, ha 41 anni, due figlie e più di quattordici anni ‘da precario’ al Senato - scrive il quotidiano di Via Solferino - Tucci ha lavorato prima all’ufficio stampa di Alleanza nazionale (a partire dal novembre 1994), quindi nel gruppo del Pdl (anche se per pochi mesi). Ha smesso di prestare servizio a Palazzo Madama nell’aprile del 2008 e da lì è iniziata una vicenda processuale contro il partito. L’ex precario chiede i danni per mobbing e il riconoscimento della differenza contributiva e retributiva”. Identità svelata, quindi, per il Corsera, nonostante la moglie di Tucci, interpellata sempre dal quotidiano milanese, smentisca categoricamente.

La risposta della Camera
- L'ufficio stampa di Montecitorio, intanto, ha risposto a Spider Truman con un comunicato ufficiale ("Costi politica") in cui smentisce, o precisa, alcune delle accuse mosse dal presunto ex precario ai deputati italiani. Il testo, firmato da Giuseppe Leone, capo ufficio stampa della Camera, vuole essere una risposta "a quanto fino ad oggi pubblicato sul social network Facebook in una pagina dal titolo I segreti della casta di Montecitorio e a firma dell'ex-collaboratore di un parlamentare 'licenziato dopo 15 anni di precariato' che utilizza lo pseudonimo spider truman" e risponde ad alcune accuse mosse dal fantomatico blogger. Dall'affitto degli uffici di palazzo Marini, fino alla polizza assicurativa per i furti, Leone cerca di precisare e di circoscrivere alcune delle accuse mosse da Spider Truman.

San Precario? - Nella giornata di ieri Spider Truman ha provato ulteriormente a sparigliare le carte, pubblicando il post “Io sono SpiderTruman. Oggi ho deciso di svelare la mia vera identità”. La promessa del titolo non è però mantenuta dal testo che segue, che in realtà continua a giocare con l’anonimato e le ambiguità (“Spider Truman è ovunque. Spider Truman è ogni disoccupato che non trova lavoro perché non ha santi in paradiso”). Subito dopo la pubblicazione, un utente si è reso conto delle profonde analogie tra il post pubblicato dal precario anti-casta e un altro del 2009 attribuito a San Precario (in realtà si era trattato di un’appropriazione indebita del “patrono dei precari” per pubblicizzare la manifestazione del No B-Day organizzato lo scorso 5 dicembre 2009). Quanto è bastato perché, da una parte, alcuni utenti indicassero il movimento di San Precario come autore dell’operazione, mentre dall’altra quest’ultimo negasse ogni addebito.

Popolo viola - Se in rete già da giorni circolavano diversi dubbi e insinuazioni che portavano in direzione del Popolo Viola, una quasi-conferma è arrivata oggi dal Fatto Quotidiano. Dove Gianfranco Mascia, portavoce storico del movimento e ora Responsabile Web dell’Italia dei Valori, da una parte afferma che “non è rilevante attribuire un nome reale a Spider Truman perché la sua storia è verosimile”, mentre dall’altra annuncia che “le rivelazioni su Facebook sono il primo tassello di un progetto più ampio che, da qui a settembre, porterà alla luce altri precari sfruttati da altre Caste”.
Insomma, un “dico-non-dico” che parlando di “verosimiglianza” della figura del precario di Montecitorio, lascia intendere che non per forza debba esistere; quello che importa sono le sue battaglie. Mascia ha poi ulteriormente confuso le acque dichiarando sul suo account Twitter: “Qualcuno farnetica che dietro a Spider Truman ci sia il sottoscritto. Smentisco nella maniera più assoluta”.

Le reazioni - “Spider Truman non esiste ed è un'operazione di marketing politico contro la casta. Bene, avevamo ragione. I nostri sospetti si sono rivelati fondati”. Così ha commentato questa mattina il sito di Valigia Blu subito dopo aver letto l’intervista su Il Fatto Quotidiano. Insieme a molti altri utenti, nei giorni scorsi Valigia Blu aveva sollevato molti dubbi sull’identità del precario di Montecitorio. E così, la mancanza di trasparenza del Popolo Viola ha lasciato in molti delusi: “Spider Truman = Popolo Viola. Intento nobile, modalità discutibile. Occhio quando si uniscono virale ed emozionale” scrive Valerio_13; “Personaggi come #spidertruman sono certamente discutibili ma l'attuale classe politica e i suoi giornalisti servi sono indifendibili”, gli fa eco un altro. Mentre, un tweet di Arianna Ciccone di Valigia Blu che parla di “pagliacciata di Gianfranco Mascia” viene rilanciato da molti altri utenti. In molti poi additano la stampa e le tv nazionali che sono cadute vittima di questa operazione di marketing politico: “Non abbiamo bisogno del pifferaio magico... e nemmeno di telegiornali-megafono”. In tutto ciò c’è anche chi continua a difendere l’operazione: “L'ironia di #SpiderTruman sfugge anche a te. Penso che certe info vadano diffuse e tanto”.

Le parodie - Se è vero, come scrive un utente su Twitter che “Spider Truman è il miglior social media strategist della storia del web 2.0”, una volta svelata la sua presunta identità, in rete è subito partita la gara delle parodie. Su Facebook, ad esempio, è sbucata la pagina “I segreti della Nazionale di Calcio” in cui l’amministratore si presenta così: “Licenziato dopo 15 anni di precariato accanto ai calciatori, ho deciso di svelare tutti i segreti delle cucine e degli spogliatoi”. A sfondo culinario sono anche le pagine “I segreti della pasta di Monte Mario”, dove a parlare è un aiuto-cuoco di Roma con 15 anni di sfruttamento alle spalle, e “I segreti della pasta di Montecitorio”, dove il protagonista è un “precario affamato di pasta”.
Le pagine-parodia stanno comparendo senza freno nelle ultime ore. Sono molte quelle che sbeffeggiano la presunta esclusività dei segreti raccontati dal precario di Montecitorio. E’ il caso delle pagine “I segreti di Pulcinella della casta di Montecitorio” o di quella “I segreti della cesta di Montecitorio” il cui autore dice di voler “pubblicare passo passo il libro "La Casta", facendolo passare per materiale inedito”.

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