Per l’avvocato “non ci sono elementi che indichino che il premier fosse a conoscenza della vicenda” scaturita dalla pubblicazione sul Giornale della telefonata fra Consorte e Fassino. Il Pm ha chiesto l’archiviazione, il Gip si riserva di decidere. VIDEO
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Il pm Maurizio Romanelli ha chiesto l'archiviazione per il premier Silvio Berlusconi nell'ambito del procedimento scaturito dalla pubblicazione su Il Giornale della telefonata fra l'allora presidente di Unipol Giovanni Consorte e Piero Fassino sulla tentata scalata a Bnl.
Anche la difesa di Berlusconi rappresentata da Niccolò Ghedini ha parallelamente chiesto l'archiviazione. Il gip di Milano Stefania Donadeo però si è riservata di decidere sull'archiviazione e sull'eccezione di competenza territoriale nei prossimi giorni, respingendo invece le altre due eccezioni presentate dalla difesa (obbligo di astensione del giudice e mancata motivazione della non archiviazione da parte del giudice).
"Il giudice ha ritenuto di dover fare questo approfondimento. Allo stato accuse non ce ne sono proprio perché c'è la richiesta di archiviazione. Non ci sono elementi che indichino che il presidente del Consiglio fosse a conoscenza di questa vicenda", ha commentato Ghedini ai microfoni di SkyTG24 a margine dell'udienza a porte chiuse del 19 luglio in cui si è discussa la posizione del premier relativamente alla sola ipotesi di reato di rivelazione di segreto d'ufficio.
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