Decine di fermi nei confronti di appartenenti ad un'organizzazione criminale che ha fatto arrivare in Italia clandestinamente migliaia di migranti per poi trasferirli in altri Paesi. Esponevano i migranti a costante pericolo di vita. IL VIDEO
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Decine di persone sono state arrestate a Roma con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'ingresso in Italia di immigrati clandestini. L'operazione, svolta in Lombardia, Emilia-Romagna, Puglia, Abruzzo, Lazio e Calabria, è condotta nei confronti di trafficanti di uomini di prevalente origine afghana, pachistana ed indiana. Agli indagati è stato contestato, anche, l'aver esposto i migranti a costante pericolo di vita.
Nel video in alto, la Polizia di Stato mostra i luoghi e le modalità con le quali i migranti venivano trasportati nel nostro Paese in veri e propri viaggi della speranza.
1000 euro per ogni pratica - L'associazione, che agiva anche con un cifrario in codice, falsificava la documentazione per gli alloggi e quella legata a rapporti di lavoro inesistenti per ottenere la sanatoria per colf e badanti e il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Il prezzo per ogni pratica era di circa 1000 euro, che venivano pagati dagli stranieri in base alle 'tappe di avanzamento dei lavori', secondo la definizione degli inquirenti. Per le 4 persone coinvolte nell'indagine non sottoposte agli arresti è stato disposto l'obbligo di firma presso gli uffici di polizia.
Le indagini, avviate a maggio del 2010, sono state condotte dalle squadre mobili di Lecce, Bologna e Ravenna, sotto il coordinamento della Direzione nazionale antimafia.
Arrivati in Italia venivano trasferiti in altri Paesi - I migranti giungevano a destinazione attraverso viaggi di piccole imbarcazioni verso le nostre coste meridionali nonché, tramite
navi di linea, con destinazione i porti italiani dell'Adriatico. Gran parte dei migranti (pachistani, iracheni e afgani), dopo essere giunti sul territorio nazionale venivano trasferiti in numerosi Paesi del Nord Europa, quali Germania, Svizzera, Danimarca, Austria, Francia e Belgio dagli esponenti dell'organizzazione criminale.
Il servizio di TG24
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1000 euro per ogni pratica - L'associazione, che agiva anche con un cifrario in codice, falsificava la documentazione per gli alloggi e quella legata a rapporti di lavoro inesistenti per ottenere la sanatoria per colf e badanti e il rilascio o il rinnovo dei permessi di soggiorno per ricongiungimento familiare.
Il prezzo per ogni pratica era di circa 1000 euro, che venivano pagati dagli stranieri in base alle 'tappe di avanzamento dei lavori', secondo la definizione degli inquirenti. Per le 4 persone coinvolte nell'indagine non sottoposte agli arresti è stato disposto l'obbligo di firma presso gli uffici di polizia.
Le indagini, avviate a maggio del 2010, sono state condotte dalle squadre mobili di Lecce, Bologna e Ravenna, sotto il coordinamento della Direzione nazionale antimafia.
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