La notte bianca della Rete: no alla censura
CronacaAl via una no-stop contro il provvedimento Agcom sul diritto d'autore. Blogger, giornalisti, politici e associazioni dei consumatori si oppongono a quella norma che definiscono "ammazza-Internet". Calabrò: bisogna tutelare i diritti d’autore
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di Gabriele De Palma
Un pomeriggio e una notte di eventi, riunioni, mobilitazioni e qualche sorpresa contro il provvedimento Agcom sul diritto d'autore, si tiene martedi 5 luglio a Roma e in Rete, proprio alla vigilia del Consiglio dell'Autorità che il 6 luglio esaminerà la bozza da sottoporre a consultazione pubblica (qui lo streaming dell'evento).
Ad organizzare l’evento La Notte della Rete è un nutrito gruppo di associazioni per i diritti degli utenti e dei cittadini digitali capeggiato da Agorà Digitale, Altroconsumo, Adiconsum, l'avvocato Fulvio Sarzana e l'associazione dei provider internet Assoprovider, che da quando il provvedimento è stato abbozzato lo scorso febbraio si sono raccolti intorno al progetto sitononraggiungibile.
Molti i personaggi pubblici che hanno aderito, da Dario Fo e Franca Rame a Oliviero Beha, da Margherita Hack a Er Piotta. Ad partecipare anche molti giornalisti, compreso il presidente della Fnsi (il sindacato di categoria) Roberto Natale. Non mancano esponenti politici, sia dell'opposizione (tra cui Emma Bonino e Antonio Di Pietro) che della maggioranza (Roberto Cassinelli del Pdl). Su tutti però il nome che risalta di più e senz'altro quello di Nicola D'Angelo, Commissario Agcom a cui in un primo momento era stato affidato il compito di essere relatore del provvedimento e che successivamente è stato sostituito da questa carica, pur continuando a mantenere il ruolo di Commissario all’interno dell’Autorità.
Obiettivo della protesta è far recedere il Garante delle comunicazioni dalle proprie posizioni e ottenere la moratoria sul regolamento.
Nel merito i punti più discussi sono: la rimozione selettiva dei contenuti protetti da copyright e pubblicati su siti italiani e la possibilità che a oscurare del tutto i siti residenti su server all'estero avvenga senza che sia un giudice a determinare le sanzioni. Inoltre i promotori della mobilitazione chiedono che sia il Parlamento a legiferare in tal senso, contestando la legittimità dei poteri che il decreto Romani ha conferito all'Authority. E sono pronti a portare dinnanzi al Tar e successivamente alla Corte europea il caso.
Agcom, per voce del presidente Corrado Calabrò, rivendica l'aspetto innovativo del provvedimento e considera la sua una posizione di frontiera indispensabile per affrontare uno dei temi più delicati dell'era digitale: tutelare i diritti d’autore e dell'industria dell’intrattenimento. Sull'account ufficiale Twitter, l'Autorità ricorda anche che: "Contrariamente ad alcune illazioni il 6 luglio non sarà assunta alcuna decisione finale”. E cioè: durante la riunione del prossimo mercoledì verrà solo messa all'ordine del giorno l'approvazione della bozza da sottoporre a consultazione pubblica. Solo dopo questa consultazione, il regolamento potrà entrare in vigore.
La Notte della Rete si può seguire in diretta streaming su Il Fatto Quotidiano e altri siti. Su Twitter gli hastag sono #notterete e #nowebcensure. Anticipo della mobilitazione è stata la manifestazione, con relativo lancio di palloncini colorati, che si è tenuta il 4 luglio davanti alla sede Agcom. Guarda il video:
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