No Tav, Grillo: solo i valsusini sono degli eroi

Cronaca
Beppe Grillo (Credits: Gatty Images)
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Dopo le polemiche per le frasi di solidarietà durante la protesta No Tav che ha causato centinaia di feriti, il comico genovese chiarisce: "Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black block. Li trovino, li arrestino". VIDEO

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"Ieri ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino".
Beppe Grillo, con un intervento postato sul suo blog , precisa il senso delle sue frasi di lunedì 4 luglio a Chiomento , frasi che hanno innescato forti polemiche ( in fondo all'articolo il video) per la solidarietà nei confronti della protesta che in Val di Susa ha causato centinaia di feriti ( guarda le foto ).

"La nebbia dei media - attacca il comico sul suo blog - è calata sulle ragioni della protesta. Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un'intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l'ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve. Non è un treno ad alta velocità, ma un treno merci che dovrebbe trasportare in un lontano futuro carichi inesistenti e in diminuzione da un decennio sull'attuale tratta ferroviaria della Val di Susa. Esiste già, infatti, una linea merci che collega Torino a Modane completamente sottoutilizzata. Un tunnel di 57 chilometri. L'opera sarà finita tra venti anni, un periodo infinito, in cui si prevede un'ulteriore diminuzione dei trasporti europei".

E ancora: "A che serve la Tav? Ma soprattutto a chi serve? Chi ci guadagna? Il costo previsto è di 22 miliardi a carico della collettività. La Ue ci darà solo 672 milioni (soldi nostri comunque, dato che diamo ogni anno circa 13 miliardi alla Ue e ne riceviamo 9). Perché nessuno confuta questi dati?"
"Tremonti - conclude Grillo - ha appena annunciato una manovra di 47 miliardi di tagli e di tasse per evitare il default, ma la ennesima Grande Opera s'ha da fare, come sempre a spese degli italiani. Vedo in questo accanimento dei partiti per la Tav, che per primi sanno essere inutile, la disperazione di chi ha fallito, ma non può tornare indietro. Se non ci fossero stati Fukushima e il referendum quante decine di migliaia di uomini avrebbero dovuto mobilitare per costruire le centrali nucleari che nessun italiano voleva, ma la politica assolutamente sì?".

Ecco ciò che Grillo ha detto durante la manifestazione No Tav di domenica 4 luglio:



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