Fratelli uccisi, l'amico: "Non so perché l'ho fatto"
CronacaDue ventenni sono stati trovati morti a Milano, lei in un appartamento in città, lui sul ciglio di una strada a Rho. Ad ammettere il duplice omicidio l’ex compagno della ragazza, che si è presentato in commissariato
Un'amicizia e una storia d'amore finite nel sangue senza un perché, come ammesso dallo stesso omicida Riccardo Bianchi che, dopo un lunghissimo interrogatorio, ha confessato il duplice omicidio di Ilaria e Gianluca Palummieri, ma al pm Cecilia Vassena ha detto di non sapere perché ha ucciso i due fratelli.
Riccardo, 21 anni, era stato fidanzato fino a poco tempo fa con la coetanea Ilaria, ed era anche amico del fratello di lei, Gianluca, minore di un anno. Nella serata di mercoledì 22 giugno Riccardo e Gianluca, che avevano frequentato lo stesso istituto tecnico di Ilaria, erano usciti a bere qualcosa insieme e, dopo un giro di locali e diverse bevute, Bianchi ha assassinato a coltellate l'amico.
Il ragazzo ha detto al pm di avere ammazzato il coetaneo con un coltello, coltello che, stando al racconto confuso del giovane, lui stesso non sapeva di avere. Bianchi ha anche affermato di non sapere dove abbia poi gettato quell'arma. L'omicidio sarebbe avvenuto tra via Colombo e via Roma a Cesano Boscone (Milano), dove i due ragazzi si erano diretti per andare a trovare una loro amica.
Bianchi avrebbe sferrato in totale una ventina di coltellate al corpo di Gianluca, poi l'avrebbe caricato nel bagagliaio della sua Fiat Panda. Il giovane, stando al suo interrogatorio durato quasi sei ore, è andato nella casa di via Gozzoli, nel quartiere di Baggio, estrema periferia di Milano, ai confini con Cesano Boscone (GUARDA LA MAPPA), dove Ilaria viveva con suo fratello dopo la morte della madre, avvenuta un anno fa, e una fallimentare e breve convivenza con il padre.
Il ragazzo si è presentato davanti alle ex alle sei di giovedì 23 e, sempre stando al suo racconto, l'avrebbe subito immobilizzata nel letto legandole le mani, l'avrebbe picchiata e avrebbe più volte abusato di lei. Tra le 17 e le 18 di ieri, dopo averle raccontato che aveva assassinato il fratello, Bianchi l'avrebbe infine uccisa, dopo 12 ore di torture, con un sacchetto di plastica in testa, soffocandola. Una barbara modalità omicida che, in un primo momento, aveva fatto pensare a un gioco erotico finito male. Ma i lividi sul corpo della ragazza, picchiata alle braccia e alle gambe, e con segni evidenti sul collo, avevano subito riportato le ipotesi sulla giusta pista.
Il giovane ha raccontato agli inquirenti di essersi medicato, dopo l'omicidio di Ilaria, in casa della ragazza una ferita alla gamba, riportata nella colluttazione con il fratello di lei. Ha poi preso un copriletto con cui ha avvolto il corpo di Gianluca, che era ancora nel bagagliaio, portandolo in macchina fino a via Tommaso D'Aquino, a Rho, nel milanese. Là il corpo è stato ritrovato venerdì mattina da un passante, vicino a un cassonetto. Il cadavere di Gianluca, che era senza documenti, è stato riconosciuto grazie a una foto in cui le due vittime e il loro assassino sono ritratti tutti insieme, abbracciati. Foto che testimonia in maniera indelebile il legame tra i tre.
Il ragazzo è poi tornato a casa dai genitori e gli ha raccontato, farfugliando e in maniera confusa, di aver fatto "qualcosa di terribile a Ilaria". Poi il giovane, accompagnato dai genitori, che lo avevano convinto a denunciare tutto, verso le due di ieri notte è arrivato al commissariato Bonola, dove ha reso le prime parziali e confuse ammissioni, fino all'interrogatorio di questo pomeriggio davanti al pm, che è cominciato verso le 14.30 ed è terminato verso le 20 con il fermo per duplice omicidio volontario.
Ora gli investigatori dovranno individuare il possibile movente di questo duplice assassinio, visto che, come affermato dal dirigente della squadra mobile di Milano Alessandro Giuliano, la ricostruzione del ragazzo è "fumosa e lacunosa".
Resta da chiarire, soprattutto, cosa abbia spinto Bianchi prima a uccidere Gianluca e poi a infierire così brutalmente sulla ragazza, alla quale tra l'altro ha anche raccontato, prima di ucciderla dopo 12 ore di sevizie, di aver assassinato il fratello. Domande per ora senza risposta, visto che Bianchi, che ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell'interrogatorio di convalida del fermo, ha detto al pm di non sapere perché ha ucciso i due fratelli e suoi cari amici.
Riccardo, 21 anni, era stato fidanzato fino a poco tempo fa con la coetanea Ilaria, ed era anche amico del fratello di lei, Gianluca, minore di un anno. Nella serata di mercoledì 22 giugno Riccardo e Gianluca, che avevano frequentato lo stesso istituto tecnico di Ilaria, erano usciti a bere qualcosa insieme e, dopo un giro di locali e diverse bevute, Bianchi ha assassinato a coltellate l'amico.
Il ragazzo ha detto al pm di avere ammazzato il coetaneo con un coltello, coltello che, stando al racconto confuso del giovane, lui stesso non sapeva di avere. Bianchi ha anche affermato di non sapere dove abbia poi gettato quell'arma. L'omicidio sarebbe avvenuto tra via Colombo e via Roma a Cesano Boscone (Milano), dove i due ragazzi si erano diretti per andare a trovare una loro amica.
Bianchi avrebbe sferrato in totale una ventina di coltellate al corpo di Gianluca, poi l'avrebbe caricato nel bagagliaio della sua Fiat Panda. Il giovane, stando al suo interrogatorio durato quasi sei ore, è andato nella casa di via Gozzoli, nel quartiere di Baggio, estrema periferia di Milano, ai confini con Cesano Boscone (GUARDA LA MAPPA), dove Ilaria viveva con suo fratello dopo la morte della madre, avvenuta un anno fa, e una fallimentare e breve convivenza con il padre.
Il ragazzo si è presentato davanti alle ex alle sei di giovedì 23 e, sempre stando al suo racconto, l'avrebbe subito immobilizzata nel letto legandole le mani, l'avrebbe picchiata e avrebbe più volte abusato di lei. Tra le 17 e le 18 di ieri, dopo averle raccontato che aveva assassinato il fratello, Bianchi l'avrebbe infine uccisa, dopo 12 ore di torture, con un sacchetto di plastica in testa, soffocandola. Una barbara modalità omicida che, in un primo momento, aveva fatto pensare a un gioco erotico finito male. Ma i lividi sul corpo della ragazza, picchiata alle braccia e alle gambe, e con segni evidenti sul collo, avevano subito riportato le ipotesi sulla giusta pista.
Il giovane ha raccontato agli inquirenti di essersi medicato, dopo l'omicidio di Ilaria, in casa della ragazza una ferita alla gamba, riportata nella colluttazione con il fratello di lei. Ha poi preso un copriletto con cui ha avvolto il corpo di Gianluca, che era ancora nel bagagliaio, portandolo in macchina fino a via Tommaso D'Aquino, a Rho, nel milanese. Là il corpo è stato ritrovato venerdì mattina da un passante, vicino a un cassonetto. Il cadavere di Gianluca, che era senza documenti, è stato riconosciuto grazie a una foto in cui le due vittime e il loro assassino sono ritratti tutti insieme, abbracciati. Foto che testimonia in maniera indelebile il legame tra i tre.
Il ragazzo è poi tornato a casa dai genitori e gli ha raccontato, farfugliando e in maniera confusa, di aver fatto "qualcosa di terribile a Ilaria". Poi il giovane, accompagnato dai genitori, che lo avevano convinto a denunciare tutto, verso le due di ieri notte è arrivato al commissariato Bonola, dove ha reso le prime parziali e confuse ammissioni, fino all'interrogatorio di questo pomeriggio davanti al pm, che è cominciato verso le 14.30 ed è terminato verso le 20 con il fermo per duplice omicidio volontario.
Ora gli investigatori dovranno individuare il possibile movente di questo duplice assassinio, visto che, come affermato dal dirigente della squadra mobile di Milano Alessandro Giuliano, la ricostruzione del ragazzo è "fumosa e lacunosa".
Resta da chiarire, soprattutto, cosa abbia spinto Bianchi prima a uccidere Gianluca e poi a infierire così brutalmente sulla ragazza, alla quale tra l'altro ha anche raccontato, prima di ucciderla dopo 12 ore di sevizie, di aver assassinato il fratello. Domande per ora senza risposta, visto che Bianchi, che ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa dell'interrogatorio di convalida del fermo, ha detto al pm di non sapere perché ha ucciso i due fratelli e suoi cari amici.