Maturità, sul web trionfa Warhol: "Genio, ci hai salvato"

Cronaca
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La maggior parte degli studenti ha scelto il tema sull’alimentazione, come riferisce il Ministero dell’Istruzione, ma su Internet i ringraziamenti sono tutti per l’artista pop. E c’è chi auspica già una “warhollata” per il compito di matematica

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di Daniele Troilo

È Andy Warhol la star della Maturità 2011. Almeno su Internet. A 24 anni di distanza dalla sua morte, l’eccentrico artista americano riscopre così il fascino della celebrità che, nel suo caso, è durata e durerà molto di più dei quindici minuti da lui teorizzati per ogni uomo. 
A decretare il successo della traccia di attualità, anche se il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che la più gettonata è stata quella sull’alimentazione (“Siamo quello che mangiamo?”), sono le centinaia di messaggi  dei ragazzi al rientro dalla prima “missione” piovuti in Rete nelle ultime ore.
“Un applauso a Andy Warhol che ha salvato il sederino a molti maturandi”, compare su una pagina nata su Facebook mercoledì pomeriggio dopo la prima prova scritta. E via di commenti: “Che genio”. “Il mio Santo!”. “Mi hai salvato… grazie!”.

Si erano preparati soprattutto sull’Unità d’Italia, sul nucleare, sulla Libia e sull’immigrazione – come dimostra la classifica degli appunti più scaricati online – ma alla fine hanno accolto come una benedizione quella traccia su Andy Warhol, figura di riferimento della pop art americana e quindi mondiale. Traccia che recitava il seguente invito: “Prendendo spunto da una profetica frase di Andy Warhol ‘Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per 15 minuti’, nel tema di attualità, si chiede ai ragazzi di riflettere sul valore assegnato alla ‘fama’ (effimera o meno) nella società odierna e sul concetto di "fama" proposto dall'industria televisiva (Reality e Talent Show)o diffuso dai social media (Twitter, Youtube, Facebook)”.
Per una generazione che si è cibata di prodotti televisivi e che ha imparato a invitare una ragazza prima su Facebook e solo poi a bere qualcosa fuori, riflettere sul ruolo dei media e sul valore assegnato alla fama (“effimera o meno”, come recita prudentemente il testo del Ministero) deve essere un gioco da ragazzi.
Anche se, a leggere i messaggi pubblicati nel pomeriggio di mercoledì 22 giugno dagli studenti che hanno scelto questo tema, non mancano i dubbi e le perplessità.

Scrive Seby2608 sulla chat di Skuola.net: “Ragazzi che casinoooooooo ho fatto il tema su andy warhol ho parlato un po dei giovani che fanno i bulli per farsi una fama ... anche dei social network... speriamo beneee”. E verrebbe da dirgli che se ha scritto il tema come ha scritto questo messaggio bene bene non deve essergli andata…
In ogni caso non è l’unico a lamentarsi. “Troppe cose da dire...talmente tante che sono riuscito a fare un polpettone slegato di roba...nonostante fosse una traccia stra fattibile!”, dice ad esempio Samuel su Facebook
Nel complesso però prevalgono i messaggi euforici. E c’è anche chi non si accontenta e auspica in una “warhollata al compito di mate”, come Edoardo.

Tanti, in ogni caso, anche i messaggi dei ragazzi che hanno scelto la traccia sull’alimentazione (secondo il Miur il 42,7% dei maturandi contro il 26,4% di coloro che hanno preferito Warhol). “Io ho fatto il saggio sull'alimentazione e ho scritto sulla tradizione campana”, dice Mike. E gli risponde rikka92x: “Anch’io ho fatto il saggio sull’alimentazione e della tradizione specialmente toscana”.
Una traccia che avrebbe scelto sicuramente anche il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Che infatti commenta: "E' importante che in questo particolare momento, cioè proprio all'esame di maturità, i giovani siano chiamati a riflettere sul sistema alimentare che ha diverse incongruenze, anzi, è insostenibile".

Contenti, per quel che è possibile visto che la Maturità è appena iniziata, anche loro, gli studenti. Il movimento studentesco nazionale sottolinea positivamente “un’inversione di rotta”. “Apprendiamo con sorpresa, ma con soddisfazione che oggi, fra tutte le tracce, risalta quella relativa alla partecipazione alla vita pubblica, che consente alla nostra generazione di recuperare orizzonti ideali e di elaborare nella prima prova dell'esame di maturità l'analisi delle differenze tra due visioni del mondo”.
Unico neo il tema sugli anni ’70, quello storico. Molti maturandi hanno infatti criticato la scelta: “Non li abbiamo vissuti, li conosciamo solo attraverso la musica o qualche personaggio, e soprattutto non ci siamo arrivati con il programma”.
In loro soccorso lo storico Lucio Villari, che ha ammesso: Gli anni '70 sono un periodo di transizione, siamo nel pieno della guerra fredda, nel terrorismo. Cosa può dare un ragazzo che di quegli anni non ha una precisa visione? Se oggi fa fatica la cultura a capire queste cose, figuriamoci gli studenti”.

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