Processo Mills, Berlusconi torna in aula

Cronaca
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Durante il procedimento che vede il premier imputato per corruzione in atti giudiziari depone l'armatore Attanasio: non ho mai dato, né regalato, né prestato, 600 mila dollari all'avvocato inglese. Prossima udienza rinviata al 18 luglio

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L'armatore napoletano Diego Attanasio, sentito come testimone nel processo Mills a carico di Silvio Berlusconi, ha spiegato di non aver mai dato, né regalato, né prestato, 600 mila dollari all'avvocato inglese.
L'armatore ha dunque confermato sabato 18 giugno in aula la versione resa nel processo a carico di Mills, smentendo la tesi della difesa dell'avvocato di affari inglese che sosteneva che i 600 mila dollari al centro del processo sarebbero stati dati a Mills da Attanasio perché li investisse.

Attanasio: "Non ho mai regalato 600mila dollari a Mills" - Secondo l'accusa, invece, quei 600 mila dollari sarebbero stati versati all'avvocato inglese da Silvio Berlusconi come prezzo della corruzione.
"Mills le ha mai detto 'senta ho tenuto per me, per esempio, 600 mila dollari'?" ha chiesto il pm De Pasquale all'armatore napoletano, in passato cliente dell'avvocato di affari inglese che ha gestito per lui 10 milioni di dollari.
"No", ha risposto Attanasio. "Lei ha mai regalato 600 mila dollari a Mills?", ha chiesto ancora il pm e il testimone ha risposto: "Mi sembra proprio di no, non ci sarebbe stato motivo per me per regalare 600mila dollari a Mills".
Attanasio ha chiarito inoltre di non aver mai prestato quella cifra al legale inglese e di non sapere "i movimenti che faceva" Mills nella gestione dei fondi. L'armatore inoltre ha spiegato di aver "firmato diversi documenti in bianco, perché Mills mi disse che per gestire i miei soldi gli servivano alcuni documenti firmati da me in bianco".
Infine, alla domanda del pm che gli chiedeva se avesse mai saputo di problemi fiscali e nella movimentazione del denaro avuti da Mills, Attanasio ha risposto: "Mi sarebbe sembrato strano che un esperto di fiscalità si trovasse con problemi fiscali".

Rinvio di un mese - Al termine dell'udienza, è stato reso noto che il processo Mills a carico di Silvio Berlusconi è stato rinviato al prossimo 18 luglio e sono dunque 'saltate' quattro udienze già fissate nel calendario del tribunale di Milano.
Il lungo rinvio di un mese si è reso necessario perché le rogatorie per sentire i testi inglesi, come hanno spiegato i giudici, non saranno possibili fino a fine luglio e la rogatoria per sentire i testi svizzeri è fissata per il 18 luglio; inoltre i giudici hanno confermato la loro ordinanza che dà la possibilità alla difesa di Silvio Berlusconi di attendere che siano finiti tutti i testimoni del pm prima di sentire i testi della difesa, anche italiani.
Appena conclusa l'udienza, il premier Silvio Berlusconi ha lasciato l'aula, mentre fuori nel palazzo di giustizia non vi erano né contestatori né supporter.

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