Antonveneta, Consorte: "Sentenza già scritta nel 2005"

Cronaca
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L'ex presidente Unipol commenta la condanna a tre anni di reclusione per la tentata scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. "Forse ho toccato cose che non andavano toccate, ma il mercato si fida di me"

"La comunità finanziaria è molto più severa dei giudici. In Intermedia ho 170 imprese socie, è la dimostrazione che godo di una stima legata al lavoro che faccio". Così, in un'intervista alla Stampa, Giovanni Consorte, ex presidente Unipol, commenta la condanna a tre anni di reclusione per la tentata scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. I giudici hanno condannato anche l'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio a 4 anni di carcere e un milione e mezzo di multa, Ivano Sacchetti a 3 anni di reclusione e un milione di multa, e l'ex banchiere di Lodi Gianpiero Fiorani a un anno e 8 mesi.

Se tornasse indietro, assicura Consorte, rifarebbe tutto ma "cautelandosi prima con una serie di alleanze e di rapporti" che ha "imparato essere necessari per fare operazioni di una certa dimensione". Del resto, aggiunge, "è inutile fare gli ipocriti: in Italia ci sono delle lobby di potere molto forti. Con l'operazione Bnl avremmo cambiato un po' di equilibri nella finanza. Era necessario stringere alleanze che non abbiamo ricercato e ce l'hanno fatta pagare".

Intervistato anche dal Corriere della Sera e da Repubblica, Consorte bolla come "spropositata" la condanna e parla di "sentenza già scritta nel 2005". L'operazione Unipol-Bnl, precisa al quotidiano di via Solferino, "fu un'operazione corretta che avrebbe consentito la nascita di una realtà forte. Un'operazione gestita sin dal primo momento in stretto contatto con gli organi di controllo, tanto che la Consob non si è nemmeno costituita parte civile". Poi, continua, "ci fu una presa di distanza" nei suoi confronti, fu "obbligato" a dimettersi, nonostante né lui né Sacchetti avessero "mai fatto nulla di scorretto". "Chissà, forse ho toccato cose non andavano toccate - conclude - l'importante ora è uscire puliti da Antonveneta".

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