Marina Berlusconi: "Sul caso Ruby nessun imbarazzo"

Cronaca
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In un'intervista al Corriere, la primogenita del premier conferma di non voler entrare in politica e attacca Fini: "E’ schiacciato dal complesso di inferiorità". E sull’ultimo processo che vede imputato il padre dice: “Un’inchiesta farsa”

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"Non scherziamo. Ad entrare in politica non ho mai neppure pensato, non sarebbe un ruolo per me, mi piace il mio lavoro e il mio posto è nel gruppo Fininvest". La figlia del premier, Marina Berlusconi, in un'intervista al Corriere della Sera, esclude categoricamente una sua discesa in politica (confermando così quanto aveva detto nelle settimane scorse) perché, dice, "la leadership politica non si trasmette per via ereditaria o per investitura, ciascuno se la deve costruire da sé e conquistare sul campo".

Secondo la presidente di Finivest, in Italia, vi è una situazione di "ventennale anomalia", dove "l'opposizione ha rinunciato" al suo ruolo "sperando soltanto nei plotoni di esecuzione mediatica e giudiziaria".
Nel "caravanserraglio anti-Berlusconi c'è un po' di tutto. Un gruppo di pm giornalisti e teatranti che sulla caccia al Caimano hanno costruito solide carriere".
Senza contare "gli eterni invidiosi" che soffrono "della 'sindrome rancorosa del beneficato' ".
In cima a questa lista c'è Gianfranco Fini, "schiacciato dal complesso di inferiorità ".

Nessun "imbarazzo" poi quanto alla vicenda Ruby (che vede il padre imputato con l'accusa di prostituzione minorile e concussione) che è anzi "un'inchiesta farsa". Così come un "bluff" si sono rivelati negli anni "uno dopo l'altro i pentiti, da Spatuzza a Ciancimino, tirati fuori per dimostrare che all'origine del nostro gruppo ci sono ombre mafiose". Ma "non confondiamo la minoranza di pm che attaccano il premier con la maggioranza dei magistrati che fa il suo lavoro in silenzio e con la massima professionalità e onestà.

Nell'intervista Marina Berlusconi affronta anche diversi temi economici: "In Mediobanca ci siamo e ci restiamo. E' un investimento di medio-lungo periodo, fatto pensando solo ai risultati, e siamo certi che ci potrà dare grandi soddisfazioni". Poi, l'attacco a De Benedetti, proprietario del gruppo Repubblica-L'Espresso: secondo la primogenita del premier, lui e i suoi giornali "da quasi vent'anni hanno un solo obiettivo: distruggere il presidente del Consiglio attraverso un linciaggio sistematico".

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