Smog a Milano, class action contro la Moratti e Formigoni

Cronaca

Il sindaco e il governatore sono stati citati in tribunale per una richiesta collettiva di danni che coinvolge 175 milanesi. Ok dai Verdi e dal candidato sindaco di centrosinistra Pisapia. Polemico il vicesindaco De Corato: "Uno spot elettorale"

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Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sono stati citati in tribunale per una richiesta collettiva di danni per l'inquinamento. A firmare la "class action" che vede coinvolti 175 milanesi è l'avvocato Claudio Linzola che ha subito incassato il plauso del candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia e la benedizione dei Verdi, già pronti a intraprendere analoghe iniziative anche a Roma e a Napoli.

L'accusa di cittadini
- I ricorrenti lamentano gli effetti sulle vie respiratorie e sul sistema cardiocircolatorio "di un gravissimo, perdurante inquinamento atmosferico che non accenna a diminuire". L'accusa rivolta al Comune e alla Regione è di non aver adottato politiche efficaci per rispettare gli obblighi comunitari che impongono un tetto di 35 giorni all'anno con concentrazioni di polveri sottili fuori legge.
Dal 1998 al 2011 questi limiti a Milano sono sempre stati abbondantemente superati: da qui la richiesta collettiva di danni quantificati in mille euro a testa per ogni anno del quinquennio 2005-2010. Calcolatrice alla mano significa 1.050.000 euro a carico del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dei sindaci Gabriele Albertini prima e Letizia Moratti poi.

La difesa del Comune
- "Non stupisce affatto che alla vigilia delle elezioni, la sinistra promuova  una class action contro Comune e  Regione". Così il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ha commentato la notizia. Il vicesindaco, da ormai due anni titolare delle deleghe sul traffico, ha bollato l'iniziativa come il "solito spot a orologeria della sinistra  che ripete, un po' stancamente,  il ritornello di sempre".
Quanto al merito della class-action il vicesindaco ha replicato con i dati ufficiali dell'Arpa sulla qualità dell'aria che invece descrivono un sostanziale miglioramento dei livelli di smog e ha difeso le politiche contro l'inquinamento della Giunta Moratti. "A Milano - ha detto De Corato - si è registrato un cambiamento sostanziale e inconfutabile del quadro emissivo di base che, pur in presenza di condizioni climatiche particolarmente avverse, ha visto ridotte del 30% le medie delle concentrazioni di inquinanti atmosferiche rispetto a solo cinque anni fa. I dati sono oggettivi e incontrovertibili: l'amministrazione ha fatto scelte coraggiose e, trascorso il quinquennio del proprio mandato, consegna ai milanesi un'aria migliore".

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