Napoli: aggredito il candidato sindaco del Pdl Lettieri

Cronaca
Il candidato sindaco del Pdl a Napoli Gianni Lettieri con il premier Berlusconi
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Decine di giovani hanno circondato l'aspirante primo cittadino davanti al complesso monumentale di San Lorenzo. Assalite alcune persone del suo staff. Tensioni e scontri anche durante una manifestazione dei centri sociali. Rissa all'Università

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Sfocia nella violenza la campagna elettorale per le amministrative a Napoli. Nel pomeriggio di venerdì, il candidato sindaco per il centrodestra, Gianni Lettieri, ha subito un tentativo di aggressione da parte di decine di giovani dei centri sociali davanti al complesso monumentale di San Lorenzo, nel centro antico della città, dove si era recato per una manifestazione elettorale. Sputi, spintoni, e insulti l'hanno costretto a rifugiarsi all'interno della basilica, scortato dagli agenti della Digos, malgrado i suoi tentativi di dialogare con i contestatori. Un gesto che ha spinto il titolare del Viminale, Roberto Maroni, a manifestare la propria solidarietà attraverso una telefonata.

Sulla vicenda la Digos sta cercando di fare luce analizzando una serie di video. Sono state aggredite anche alcune ragazze del comitato pro Lettieri che conducevano biciclette elettriche con i manifesti elettorali del candidato - difese, peraltro dai cittadini della zona - e momenti di concitazione si sono registrati davanti alla sede del Pdl in piazza Bovio, con un volontario picchiato e un gazebo distrutto.

Nella stessa giornata un altro episodio di violenza ha visto protagonisti alcuni militanti del Mis-Lista Rauti, denunciato dal candidato sindaco Vittorio Lamberti. In serata, durante un corteo dei centri sociali, in Piazza Dante, tre poliziotti sono rimasti contusi dal lancio di oggetti da parte di un gruppo di facinorosi staccatisi dalla manifestazione per assaltare una sede del Pdl. La giornata si era aperta con una rissa tra universitari di opposte fazioni politiche consumata nei pressi della Facoltà di Lettere dell'Università Federico II. Uno scontro conclusosi con quattro feriti tra cui figura anche militante di Casapound, dimesso dall'ospedale con 25 punti di sutura alla testa. Si tratta di Enrico Tarantino, candidato alla municipalità Stella-San Carlo della lista di centrodestra "Liberi con Lettieri", finito sotto i riflettori della cronaca per aver festeggiato nei giorni scorsi sul suo profilo Facebook il compleanno di Hitler. Per gli altri tre, appartenenti ai collettivi di Sinistra, ferite da taglio e punta in varie parti del corpo. In merito a questo episodio la Digos ha segnalato per rissa cinque persone.

A margine di un incontro elettorale, il candidato sindaco del Centrodestra ha poi rivelato che, quella di oggi, non è la prima aggressione subita nel centro storico: un'altra si è verificata 15 giorni fa. "La cosa mi ha lasciato un po' perplesso - ha spiegato Lettieri - significa che c'è attenzione quando andiamo in quei posti come se fossero luoghi da non profanare".

Sulla vicenda non si sono fatti attendere i commenti e le attestazioni bipartisan di solidarietà e dei candidati sindaci, di tutti gli schieramenti politici. Tra gli altri, Vendola ha invitato a "combattere con le idee" la campagna elettorale. Di "intollerabile vergogna", invece, ha parlato Maurizio Gasparri mentre per Maurizio Lupi la vicenda è assimilabile al clima d'odio verso "l'avversario politico e, in particolare, nei confronti del premier e del Centrodestra". Per Anna Finocchiaro si è trattato di "un fatto esecrabile" mentre "amicizia e solidarietà" sono giunte a Lettieri dagli avversari del Pd e del Terzo Polo Mario Morcone e Raimondo Pasquino. De Magistris ha condannato ogni forma di violenza.

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