Yara, sul corpo filamenti di juta. Come i sacchi da cantiere

Cronaca
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A due mesi dal ritrovamento del corpo della 13enne di Brembate spunta un indizio che riporta le indagini al centro commerciale in costruzione di Mapello. Intanto slitta ancora la data dei funerali che potrebbero essere trasmessi su un maxischermo

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(in fondo all'articolo tutti i video sull'omicidio di Yara Gambirasio)

La data dei funerali di Yara Gamibirasio, la tredicenne di Brembate Sopra (Bergamo) rapita il 26 novembre, uccisa e abbandonata in un campo di Chignolo d'Isola (Bergamo), potrebbe ulteriormente slittare. A due mesi dal ritrovamento del cadavere, infatti, come riporta l'Eco di Bergamo mercoledì 27 aprile, l'equipe medico-legale diretta dalla dottoressa Cristina Cattaneo ha chiesto una proroga ai 90 giorni concessi dal pubblico ministero Letizia Ruggeri, che indaga sull' omicidio. E' probabile che il magistrato conceda ai medici almeno altre quattro settimane per terminare le analisi, durante le quali il corpo della ragazzina resterà al centro di medicina legale di Milano per eventuali ulteriori accertamenti.

I funerali potrebbero dunque tenersi a giugno. Secondo alcune indiscrezioni riportate dall’agenzia di stampa Agi la cerimonia potrebbe essere seguita attraverso un maxischermo. Fin dall'inizio, infatti, a Brembate Sopra ci si è posti il problema di dove trovare un luogo abbastanza grande per una partecipazione di folla che si annuncia massiccia. Alla fine l'unico posto al coperto era stato individuato nella palestra del centro sportivo, lo stesso in cui Yara è stata vista l'ultima volta. Visto però che nemmeno in quello potrebbero entrare tutti (considerando che all'interno saranno comunque allestiti un palco per l'altare dove si svolgerà la celebrazione presieduta dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi e uno per un coro di voci bianche), e l'affollamento potrebbe creare problemi di sicurezza, allora si starebbe valutando una diversa opzione. Cioè: all'interno della palestra solo i familiari e i rappresentanti delle istituzioni, fuori dei maxischermo che permetteranno alle persone che vorranno partecipare di seguire la cerimonia dall’esterno.

Sul fronte delle indagini, intanto, nelle ultime ore si è appreso del ritrovamento sul retro dei pantaloni di Yara di un filo di juta, compatibile con i sacchi utilizzati in edilizia e in altri luoghi di lavoro. Il ritrovamento effettuato dai tecnici diverse settimane fa (di cui si è saputo solo ora) sta in parte dando una nuova direzione alle indagini sul rapimento e la scomparsa della ragazzina. Una direzione che poi è quella vecchia, cioè che fa tornare all'ipotesi che Yara sia stata in qualche momento del suo sequestro in un cantiere, e quindi in quello del centro commerciale di Mapello per molto tempo al centro delle indagini. Anche se quel tipo di juta viene utilizzato anche da aziende agricole o florovivaistiche e non è escluso che filamenti di quel tipo possano essere trovati su automezzi che siano serviti a trasportare dei sacchi. Gli investigatori del resto non sono in grado di escludere che quei fili (ritrovati nell'interstizio tra la parte superiore del pantalone e la zona lombare) fossero già nel prato in cui è stato trovato il corpo. Per questo nei giorni scorsi è stato effettuato un nuovo sopralluogo nel prato di Chignolo d'Isola, senza però ritrovare reperti simili nell'area in cui si trovava il cadavere.

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