Berlusconi e il giallo della villa a Lampedusa

Cronaca
Villa Due Palme, la dimora di Lampedusa su cui avrebbe puntato gli occhi il premier (Getty)
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Il premier aveva annunciato: “Ho comprato casa qui, ora sono anch’io lampedusano”. Poi il dietrofront: “Sorge su un terreno demaniale, ne cercherò un’altra”. L’agenzia immobiliare a Sky.it non conferma né smentisce, ma Ghedini insiste: “Presto il rogito”

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Le FOTO di Villa Due Palme

di Daniele Troilo

“Berlusconi doveva dare un segnale a Lampedusa, ha cercato la casa più bella in vendita sull’isola e l’ha trovata. Ha contattato i proprietari, hanno fatto un accordo con gli avvocati, ma poi nel momento in cui l’affare si doveva concretizzare è uscita questa cosa qui… Ma io non ne so niente! Per me quella casa al momento non è ancora rientrata in vendita”. Alfredo Gennaro D’Agata è il proprietario della Vulcano Consult, l’agenzia immobiliare che si occupa dell’affitto e della vendita di alcune case nell’isola siciliana. Nel suo “book” c’è anche Villa Due Palme , la dimora su cui avrebbe puntato gli occhi proprio il presidente del Consiglio.

La residenza sembrava essere piaciuta molto al premier, tanto da spingerlo ad annunciare a tutti i lampedusani in occasione della sua visita dello scorso 30 marzo di averla acquistata e quindi di essere diventato a tutti gli effetti un loro concittadino.

Poi qualcosa, forse, è andato storto. Qualche giorno fa l’ex direttore del Corriere della Sera , Paolo Mieli, aveva detto a Ballarò : “Conosco i proprietari di quella villa e so per certo che Berlusconi non l’ha comprata”. Apriti cielo. Gli esponenti di centrodestra hanno subito accusato la sinistra di voler creare un caso e parlato di “fissa contro Berlusconi”. Parole "destituite di ogni fondamento e palesemente erronee", ha aggiunto l’avvocato del premier Niccolò Ghedini riferendosi a Mieli. E anche i proprietari della villa, Pietro e Caterina De Stefani, discendenti di una famiglia nobile palermitana, non avevano espresso alcun dubbio sul buon esito della trattativa: “Gli avvocati stanno facendo la loro parte e noi aspettiamo”.
La doccia fredda però è arrivata direttamente da Berlusconi, che mercoledì sera ha dichiarato: “Ho scoperto dopo verifiche che la villa è su terreno demaniale quindi appartiene a tutti noi, ne cercherò un'altra”.

Cos’è successo? “Fino a mercoledì mattina i proprietari mi hanno detto che stavano definendo le ultime cose burocratiche. Poi non so se nel pomeriggio è cambiato qualcosa, ma la proprietaria non ci ha comunicato nient’altro”, dice Alfredo Gennaro D’Agata a Sky.it . Che sottolinea: “Noi però non abbiamo seguito questa trattativa perché gli avvocati del premier hanno contattato direttamente i signori De Stefani”.
E anche per quanto riguarda la questione del terreno demaniale il titolare dell’agenzia immobiliare sembra dire e non dire: “So che a Lampedusa praticamente quasi tutta l’isola è demaniale. Forse ci sono problemi di questo genere… ". Lasciando intendere di non sapere se la villa che sta vendendo sorge o no su un terreno dello Stato: “Ci occupiamo soprattutto di affitti, di vendite abbiamo solamente questa casa. Noi l’affittavamo e visto che facciamo intermediazione su tutta l’isola i proprietari ci hanno chiesto di venderla”.

Si è parlato poi anche dei problemi legati alla vicinanza con l’aeroporto che potrebbero aver spinto il premier al dietrofront: “L’aeroporto non è mai stato un problema, noi l’affittiamo da sei anni. A Lampedusa tranne il sabato atterrano tre aerei, ma nemmeno si sentono”, dice il signor D’Agata a cui sicuramente non dev’essere dispiaciuta la pubblicità di questi giorni: “Abbiamo una lista di persone interessate a quella villa. Molti sono semplici curiosi, ma ci sono anche delle offerte serie”.
Intanto sulla “serietà” dell’offerta di Berlusconi gli avversari politici ironizzano. “Villa Due Balle, questo dovrebbe essere il nome della villa che dovrebbe comprasi”, dice la finiana Cristiana Muscardini. E se anche Pietro De Stefani conferma a Repubblica che il premier "non ha mai comprato la proprietà", Niccolò Ghedini, nonostante lo stop del Cavaliere, continua a insistere: “A breve provvederemo al rogito”.

Guarda l'annuncio del premier e la smentita di Paolo Mieli:

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