A Lampedusa ora è emergenza acqua

Cronaca
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L'assessore regionale al Territorio riferisce che sono ancora più di 4 mila i clandestini presenti sull’isola. Il comune: non c'è l'autonomia sufficiente per assicurare la fornitura idrica. 500 immigrati sono stati trasferiti a Mineo, nel catanese. VIDEO

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A Lampedusa manca l'acqua. Dopo gli sbarchi, è questa la nuova emergenza che gli isolani devono affrontare.
La richiesta di fornitura straordinaria di ventimila metri cubi d'acqua, fatta già da un mese, non ha infatti ancora avuto copertura economica da parte del Ministero della Difesa. "La popolazione di Lampedusa quindi, oggi composta di 5.500 isolani, 5.000 profughi e 400 delle forze dell'ordine - si legge in una nota del Comune di Lampedusa - ha anche il problema dell'approvvigionamento idrico. Tale carenza complica ulteriormente la situazione dell'isola. Non c'è l'autonomia sufficiente per assicurare la fornitura agli oltre 11.000 presenti".
"Lampedusa è al collasso, è una bomba sociale pronta ad esplodere'' denuncia l'assessore regionale all'Ambiente Gianmaria Sparma. ''Dalla prime verifiche che abbiamo già effettuato - ha detto Sparma - la situazione di Lampedusa è esplosiva, sia dal punto igienico sanitario, sia assistenziale".
Intanto, giovedì 24 marzo, è giunta poco dopo le 10 al porto di Augusta (Siracusa) la nave militare San Marco, con a bordo 498 tunisini, imbarcati il 23 marzo a Lampedusa, successivamente sono stati trasferiti nel Villaggio della solidarietà di Mineo dove si trovano i richiedenti asilo.

Ascolta le dichiarazioni degli immigrati


Ma la reazione dei sindaci e della popolazione all'arrivo degli immigrati non si è fatta attendere. "Non firmeremo nessun protocollo sulla sicurezza perché non ci sono le condizioni per garantirla. Il primo protocollo sulla sicurezza, di là dai giochi di prestigio, sarebbe quello di mantenere la parola data. E Maroni sta invece palesemente venendo meno a ogni impegno, trattando il nostro territorio con i piedi". Queste le critiche mosse dal sindaco di Caltagirone, Francesco Pignataro, che aggiunge: "Il governo ha barato. Anziché inviare i richiedenti d'asilo, smistati dai vari centri di accoglienza, al Residence degli Aranci, manda i migranti sgomberati da Lampedusa. Così la bomba sociale che temevamo si realizza e i problemi per la sicurezza delle nostre comunità e degli stessi ospiti della struttura diventano, purtroppo, una realtà. Siamo persone con la schiena dritta, non ci piegheremo a diktat né ci faremo illudere dalle promesse. Non si usi la coperta dell'emergenza per coprire l'ennesimo attentato alla dignità del nostro comprensorio".
Già mercoledì 23 marzo era esplosa l'ira a Mineo per l'annunciato arrivo di ulteriori migranti. "Una colossale presa in giro, un perfido inganno. Questo progetto è nato male e sta procedendo peggio. Sette immigrati sono già scappati. Come si fa a gestire questa emergenza con tanto pressappochismo?" ha dichiarato il sindaco della cittadina Giuseppe Castania.

Intanto, giovedì 24 marzo, dalle colonne de il Giornale il direttore Alessandro Sallusti denuncia: "A casa i finti profughi. l'80% degli immigrati non fugge dalla guerra, vuole solo sbarcare in Europa. L'Italia deve respingerli". E ancora: "L'ondata di che ci sta invadendo arriva dalla Tunisia, dove poche settimane fa è stato deposto un tiranno mascherato e insediato un governo democratico. Non c'è logica nello scappare da una libertà ritrovata, non ci sono le basi per dichiararsi perseguitato politico o sentirsi in pericolo di vita".

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