Dalla Spagna, dove una finta Minetti spiega le feste di Arcore, fino agli Stati Uniti, con il comico Jon Stewart che ne parla nei suoi monologhi, i guai giudiziari di Silvio Berlusconi diventano un tema della satira televisiva internazionale. I VIDEO
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Il bunga bunga e un presidente del Consiglio sotto inchiesta per sfruttamento della prostituzione minorile sono due concetti troppo fuori dall'ordinario per non attirare l'attenzione non solo dei comici italiani, ma della satira di tutto il mondo. In Spagna, nella trasmissione Sé lo que hicisteis, in onda tutti i pomeriggi sul canale La Sexta, la nuova attrazione è una versione particolarmente "gonfiata" di Nicole Minetti (guarda la fotogallery), l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi. A interpretarla è la conduttrice principale del programma Patricia Conde che spiega, con un pesante accento italiano, che il bunga bunga non è nulla di male. E' il nome italiano per carie. Inveisce un altro po' con una forte cadenza italiana e se ne esce sulle note di Funiculì Funiculà. Il personaggio è piaciuto al pubblico spagnolo, tanto che l'igienista dentale italiana sta diventando uno dei personaggi fissi della trasmissione.
Ma anche la televisione americana segue con interesse le vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi. Jon Stewart, volto storico della televisione americana e ideatore dell'irriverente Daily Show, dedica al premier un suo monologo. Anche qui non mancano i riferimenti ai soliti stereotipi sugli italiani: tra le accuse mosse al premier italiano, per esempio quello di aver usato "olio non proprio vergine". Ma poi continua, "ora capisco perché Venezia sta affondando" dice il comico americano "soffre il peso delle balle giganti di Berlusconi". E poi, per spiegare al pubblico americano la figura del premier, lo paragona a "Charlie Sheen con immunità diplomatica", facendo riferimento ai guai giudiziari avuti recentemente dall'attore americano.
Il blogger Daniele Sensi segnala invece come in Francia, Berlusconi sia protagonista di Les Guignols de l'info, storica trasmissione satirica che vede per protagonisti dei pupazzi (come da noi in Gli Sgommati). I comici d'oltralpe uniscono le vicende giudiziarie del premier con le rivolta in Nord Africa. Un giornalista, collegato con Lampedusa, chiede a un tunisino appena sbarcato: "Perché sei voluto venire in Italia?". "Qui sono come a casa mia- spiega - anche qui c'è un dittatore miliardario che controlla la stampa". E poi appare un Berlusconi di gomma che spiega che l'Italia è pronta ad accogliere gli immigrati, a patto che siano ragazze tunisine minorenni o bionde maggiorate.
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