Studentessa scomparsa, la famiglia: forse è in una setta

Cronaca
Nella foto la scheda della giovane sul sito della trasmissione Chi l'ha visto?
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Marilena Piretti, 27enne di Trieste, è uscita da casa il 14 gennaio. Da allora non si hanno più sue notizie. La ragazza, raccontano gli amici, era caduta in depressione dopo la rottura della relazione con il suo fidanzato

Marilena Piretti, studentessa 27enne di Trieste, è scomparsa il 14 gennaio. Da allora non si hanno più sue notizie.
Non è la prima volta che la ragazza si dilegua senza avvisare i famigliari. Era già accaduto diverse volte, riferiscono i carabinieri che stanno conducendo le ricerche, solo che la giovane non si era mai allontanata per più di due, tre giorni.
Ed è per questo che la mamma  di Marilena ha sporto denuncia solo il 27 gennaio, qualche giorno dopo che la figlia era scomparsa nel nulla. Da allora, il cellulare della studentessa è irraggiungibile.

L'ombra della setta - I famigliari, però, temono che dietro al suo allontanamento da casa ci sia l'ombra di una setta. La ragazza, infatti, definita dagli amici solare e tranquilla, era caduta in depressione dopo la rottura della relazione con il suo fidanzato. Ad amiche e conoscenti aveva raccontato di una associazione di Ivrea "basata sull'azione e sull'ottimismo". Anche la nonna, l'ultima ad averla vista, ricorda di averla sentita parlare della Federazione Damanhur, una comunità che ha sede a Ivrea e che sul sito internet si descrive come "centro di ricerca spirituale, artistica e sociale conosciuta in tutto il mondo, che porta avanti una filosofia basata sull'azione, sull'ottimismo e sull'idea che
ogni essere umano vive per lasciare qualcosa di se agli altri e contribuire alla crescita e all'evoluzione dell'intera umanità".
"Marilena - ha dichiarato la nonna della giovane al quotidiano il Piccolo di Triste - aveva parlato con mio figlio di questa Damanhur già la scorsa estate. Lo descriveva come un posto in cui si vive bene. Noi però abbiamo il terrore che in realtà sia una di quelle sette in cui, se entri, non esci più". Per questo motivo la donna ha contattato anche la trasmissione Chi l'ha visto nel tentativo di riuscire a rintracciarla.

Intanto, Angela Toninelli, responsabile delle relazioni esterne della Federazione smentisce che la ragazza abbia mai preso contatti con la Federazione. E precisa: "Vogliamo rassicurare i parenti. Noi siamo quelli che vanno a cercare le persone scomparse, siamo attivi nel volontariato. Mai e poi mai permetteremmo a qualcuno di rimanere qui se la condizione non fosse trasparente. Voglio anche dire che siamo a disposizione della famiglia. Abbiamo detrattori ma la nostra Federazione si interfaccia con le istituzioni, non siamo una realtà settaria - ha concluso - dove le persone possono sparire".

Sono 8mila le sette attive in Italia - In Italia nel 2010 sono stati circa 240 mila gli italiani soggiogati psicologicamente nelle 8mila sette presenti sul territorio e l'area più colpita è il Nord con il 43%. A seguire il  centro con il 31% e il sud il 26%. Sono alcuni dei dati resi noti  dalla Comunità Papa Giovanni XXIII di Don Benzi.
Ci sono diversi tipi di setta come i 'culti distruttivi', vampirismo e satanismo che si rivolgono a giovani tra i 14 e i 16 anni offrendo contatti con il sovrannaturale ed entità malefiche. Creano  nei giovani un delirio di onnipotenza e l'illusione di poter avere  tutto grazie al male.

Poi ci sono quelle specializzate in pratiche esoteriche, che si rivolgono a persone colte e benestanti alla ricerca del mistero. I loro cerimoniali magici hanno lo scopo di mettere a segno truffe e atti criminali.

E ancora ci sono le psicosette che puntano ai beni dei loro adepti. Conoscitori delle tecniche di manipolazione mentale, i creatori di queste sette riescono a ridurre i propri adepti in una sorta di schiavitù per potersi impossessare di patrimoni, denaro e averi degli adepti.

Altro tipo di sette sono quelle pseudo-religiose che reclutano adepti tra le persone in  difficoltà con problemi di salute tra i 30 e i 50 anni. Per circuirli i falsi guru fanno leva sulla religione.

Infine ci sono gli acido-giovanili che attraverso internet  reclutano giovani demoni o principi delle tenebre e utilizzando droghe o sostanze sintetiche organizzano messe nere e riti orgiastici.

E i wicca che vanno alla ricerca, sempre utilizzando il web, di streghe moderne, soprattutto ragazze giovani, convinte di possedere qualità magiche e sovrannaturali. Su 354 storie trattate nel 2009, dalla Comunità, il 44% riguardavano psicosette, il 17% sette religiose, il 15% satanismo, 13% esoterismo, 5% magia, 4% spiritismo, 1% stregoneria.

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