Campo rom, la rabbia dei residenti: nessuno ci ha ascoltato

Cronaca
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Dopo l'incendio a Roma che ha provocato la morte di 4 bambini arrivano le accuse degli abitanti ma anche quelle di Famiglia Cristiana che attacca Alemanno. Intanto per domani è prevista l'autopsia sui corpi delle vittime . VIDEO

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"Le urla di Alemanno arrivano dopo il pianto di una madre". Famiglia Cristina commenta così, in un editoriale pubblicato on line, la morte di 4 bambini nel rogo in un campo rom di Roma. Alle polemiche della stampa si aggiungono quelle dei cittadini che vivono vicino alle baracche dove si è consumata la tragedia. "Abbiamo chiamato la polizia, i carabinieri ma qui non è mai fatto vivo nessuno", dice uno dei testimoni (guarda il video in alto). E intanto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver ha incontrato i genitori delle vittime, dice: "Occorre dare ai nomadi alloggi stabili e dignitosi".

Le indagini - Martedì 8 il sostituto procuratore Maria Cristina Palaia, titolare degli accertamenti insieme con il procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani, affiderà ad un consulente medico legale l'incarico di eseguire le autopsie sui corpicini dei piccoli e, contestualmente, ci saranno iscrizioni nel registro degli indagati.
A rischiare sono la sorella maggiorenne dei quattro bambini, una ragazza di 18 anni, ai quali erano stati affidati i piccoli nel momento in cui è divampato l'incendio e che in quel momento era assente (si era allontanato per raccogliere acqua) ed i genitori. Tutti e tre sono già stati sentiti lunedì 7.

Le critiche di Famiglia Cristiana - Il settimanale dei Paolini è critico con il sindaco della Capitale: "Ora il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che è accorso sul luogo della tragedia - si legge sul sito internet - si scaglia contro 'i numerosi impedimenti burocratici che hanno rallentato la costruzione dei campi regolari'. Alemanno annuncia che chiederà 'urlando' al Governo di assegnare poteri speciali al Prefetto per realizzare finalmente tutti gli insediamenti organizzati. Peccato che le urla del sindaco debbano arrivare dopo il pianto straziato di una madre".

Napolitano incontra i famigliari delle vittime - "E' stata una tragedia che pesa dolorosamente su ciascuno di noi e che ci rende ancor più convinti della necessità di non lasciare esposte a ogni rischio comunità che da accampamenti di fortuna, degradati e insicuri, debbono essere tempestivamente ricollocate in alloggi stabili e dignitosi". Così il  presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lunedì 7 si è recato all'Istituto di medicina legale di Roma dove ha incontrato i famigliari dei 4 bambini vittime del tragico incendio di una baracca.
"Le autorità locali e nazionali non possono non sentirsi impegnate ancor più fortemente a dare soluzione a un problema così grave in termini umani e civili", afferma il capo dello Stato, che sottolinea: "Ai genitori e alla superstite sorella dei 4 bambini Rom orrendamente periti nel rogo del precario rifugio in cui vivevano, ho  voluto esprimere il sentimento di umana solidarietà che con me oggi provano tutti i romani e gli italiani".


Il prefetto: "Determinati a chiudere il campo" - "Siamo determinati a chiudere il piano nomadi entro quest'anno". Lo ha detto il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, nel corso della conferenza che si è tenuta al termine del vertice con il sindaco Gianni Alemanno.
Il prefetto ha annunciato che "nel sedicesimo Municipio il nuovo campo sarà acquisito dal commissariato di Governo già la prossima settimana". "Se eviteremo la conferenza dei servizi - ha spiegato - potremo avviare i lavori del secondo campo già nella prossima settimana".

"Spesi già 20 milioni per l'ampliamento dei campi" - Il prefetto ha ripercorso quanto realizzato finora, con le risorse ottenute nel ruolo di commissario di Governo: "Per il piano nomadi abbiamo già avuto 32-33 milioni di euro - ha spiegato -. Di questi, 20 sono stati spesi per l'ampliamento dei cinque campi, il pagamento del personale, la vigilanza, le bonifiche dei campi sgomberati. Quello che resta sarà utilizzato per il completamento e la messa a norma de La Barbuta e la realizzazione un nuovo campo". "Nuovi soldi ci daranno al possibilita' di avere sette campi attrezzati - ha concluso -: vuol dire dare ai nomadi acqua, luce, gas, moduli abitativi nuovi, e polizia e vigilanza".

Alemanno proclama una giornata di lutto cittadino - lntanto il sindaco di Roma Gianni Alemanno  ha annunciato che il comune proclamerà una giornata di lutto cittadino. La data precisa verrà scelta in base alla volontà della famiglia. Alemanno ha anche precisato che si tratta "della prima volta in cui viene indetto il lutto cittadino per la morte di nomadi". Il sindaco inoltre ha riferito di aver ricevuto una telefonata dal presidente della Repubblica che gli ha chiesto di poter visitare la famiglia colpita dalla tragedia.


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