Il monossido uccide una famiglia nel pavese

Cronaca
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Tragedia a Landriano: un uomo di 35 anni muore con la moglie, incinta all'ottavo mese, e i due figli di 3 e 4 anni. A lanciare l'allarme alcuni parenti, preoccupati per l'assenza prolungata dei quattro. Indagato il proprietario dell'appartamento

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C'è un indagato per la tragedia di Landriano (Pavia). E' il proprietario della casa dove un'intera famiglia di egiziani (padre, madre incinta e i due figli) è stata stroncata dal monossido di carbonio, sprigionato nell' abitazione da una caldaia difettosa.
Per B.P., 67 anni, di Caleppio di Settala (Milano), l'ipotesi di reato è omicidio colposo plurimo.
Ad aprire il fascicolo di inchiesta è stato il sostituto procuratore della repubblica di Pavia, Roberto Valli. Da ambienti vicini agli inquirenti sembra tuttavia che si tratti di un "atto dovuto" da parte della Procura, un passo necessario anche per sequestrare l'alloggio dove hanno trovato la morte Mohamed El Sherif, operaio di 35 anni, la moglie Sabah Ibrahim (incinta all'ottavo mese di una bambina), 24 anni, e i figli Alì, 4 anni, e Abdalla, 3 anni.
L'indagine dovrà chiarire cosa abbia causato il difetto della caldaia.
Un problema che il capofamiglia egiziano aveva cercato di risolvere già un paio di mesi fa, quando chiese l'intervento di un suo amico per riparare il guasto.
Quando, il 5 gennaio i vigili del fuoco sono entrati nell'abitazione (con i carabinieri e il 118), il tubo della caldaia era fuori posto. La famiglia egiziana aveva stipulato un regolare contratto di affitto.
La legge prevede che gli interventi di ordinaria manutenzione della caldaia siano a carico degli inquilini; i proprietari devono intervenire solo per la straordinaria manutenzione. E' proprio questo il punto nodale dell'inchiesta aperta della Procura. Si dovrà capire se gli egiziani avevano informato B.P. dei problemi della caldaia, chiedendo un suo intervento.

A lanciare l'allarme, erano stati alcuni conoscenti della famiglia, preoccupati del fatto di non aver notizie degli egiziani da alcuni giorni.
Visto che non ricevevano risposta, hanno deciso di sfondare la porta. Dentro hanno trovato i 4 cadaveri. Mohamed El Sherif era riverso sul pavimento, sua moglie e i figlioletti a letto.
Evidentemente l'uomo si è accorto di respirare monossido di carbonio, si è alzato per cercare di chiedere aiuto ma poi ha perso i sensi crollando a terra.
Secondo i primi accertamenti medico-legali, la morte risalirebbe ad almeno 3-4 giorni prima del ritrovamento dei corpi. Per domani sono in programma le autopsie all'istituto di Medicina legale dell'Universita'. Roberto Aguzzi, sindaco di Landriano (Pavia), ha proclamato il lutto cittadino ("E' un segno di rispetto doveroso - ha spiegato - verso questa famiglia, i loro parenti e amici") e il parroco, don Armando Curti, ha ricordato le quattro vittime nelle messe celebrate in chiesa.

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