Terremoto e G8, avviso di fine indagini per Verdini e Fusi

Cronaca
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La Procura distrettuale antimafia dell'Aquila ha concluso l'inchiesta sugli appalti per la ricostruzione in Abruzzo dopo il terremoto. Il coordinatore del Pdl e il presidente dimissionario della Btp sono indagati per tentato abuso d'ufficio

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La Procura distrettuale antimafia dell'Aquila ha concluso le indagini sugli appalti per la ricostruzione e per il G8 e ha notificato la conclusione delle stesse a uno dei coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini, e al presidente dimissionario della Btp, Riccardo Fusi.

Esce di scena il costruttore aquilano Ettore Barattelli, presidente del Consorzio "Federico II", per la cui posizione la Procura distrettuale chiederà al gip l'archiviazione. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è l'atto che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. A pesare sulla richiesta del pm sarebbe stato - secondo quanto si è appreso - il vecchio rapporto di affari e amicizia tra Fusi e Verdini ai tempi in cui quest'ultimo era presidente del Credito Cooperativo fiorentino.

L'addebito è di tentato abuso d'ufficio. I tre erano stati iscritti sul registro degli indagati dopo essere comparsi nelle intercettazioni condotte dalla Procura di Firenze nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del G8 della Maddalena e sui grandi eventi che portò agli arresti, tra gli altri, del presidente del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, Angelo Balducci, dell'imprenditore Diego Anemone, e al coinvolgimento del capo della protezione Civile nazionale, Guido Bertolaso.

Le intercettazioni fiorentine diedero impulso a ulteriori indagini della Procura distrettuale antimafia dell'Aquila che ha puntato l'attenzione soprattutto sull'attività del "Consorzio Federico II" creato, secondo l'accusa, proprio per prendere commesse nell'ambito della ricostruzione attraverso l'ausilio di amicizie politiche di rilievo: del Consorzio fanno parte la Btp di Riccardo Fusi, e gli imprenditori aquilani Barattelli, Vittorini, Equizi e Marinelli (questi ultimi tre mai coinvolti).

Nel corso delle indagini la Procura aquilana ha ascoltato, come persone informate dei fatti, tra gli altri, il capo della protezione Civile, Guido Bertolaso - il quale chiarì che il suo Dipartimento non ha mai dato appalti al Consorzio - e il presidente della Giunta regionale, commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi. Invece, sia Verdini sia Fusi non si sono mai presentati per gli interrogatori, cosa che, invece, ha fatto Barattelli, il quale fornì ai magistrati una serie di atti utili a fare chiarezza sulla vicenda del consorzio 'Federico II'.

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