"Sono stato aggredito, ero in terra senza casco e ho visto l'arma fuori dalla fondina. L'ho protetta con le mani". I fotoreporter che hanno documentato la scena: "Scattavo senza capire cosa accadesse". "Mai visto niente di simile nella Capitale". LE FOTO
di Cristina Bassi e Giulia Floris
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Un uomo della Guardia di finanza, a terra, aggredito dai manifestanti, impugna una pistola. Siamo a Roma, in pieno centro: in via del Corso, quasi all'angolo con via Tomacelli. I fotografi immortalano la scena, mentre una vera e propria guerriglia urbana sconvolge la città nel pomeriggio che segue al voto di fiducia alla Camera. Ma le immagini in poche ore dilagano ovunque su internet, stampa e tv.
"Mi sono ritrovato da solo per un momento e sono stato aggredito e strattonato dai manifestanti. Sono caduto a terra violentemente. Avevo lo scudo e il casco spaccato che era volato via dalla testa. Mi tiravano dalla giacca. Mentre ero a terra in ginocchio ho visto la mia pistola, con la sicura, che era in terra uscita dalla fondina". E' questo il racconto del finanziere aggredito in via del Corso da alcuni teppisti durante la manifestazione a Roma, al centro delle immagini. "L'arma era comunque attaccata alla cordicella e io ho tirato quest'ultima per portarla al corpo e prenderla con le mani per impedire che altri la prendessero, poi i miei colleghi mi hanno trascinato via" Nelle sue parole ancora la paura: "Un lato della giacca si è bruciato per un petardo esploso su di me", ha raccontato ancora l'appuntato scelto, di 42 anni, che è stato poi soccorso e portato all'ospedale Fatebenefratelli cavandosela con quatto giorni di prognosi. L'uomo ha contusioni al viso e alla spalla. "Sono ancora scosso - ha proseguito - ma allo stesso momento contento di essermela cavata".
Un momento concitato, una scena difficile da ricostruire anche per chi c'era, come due fotoreporter, interpellati da Sky.it.
"In quel momento vicino a un furgone in via del corso cinque o sei finanzieri sono rimasti indietro e isolati e quindi sono stati attaccati - racconta Giorgio Cosulich, fotografo di Getty Images - alcuni sono scappati, uno è rimasto solo ed è stato buttato a terra e malmenato dai manifestanti, poi i suoi colleghi sono tornati ad aiutarlo". "Alla fine, nel corso dell'aggressione - spiega Cosulich - ha tirato fuori la pistola, ma non me ne sono accorto al momento, l'ho notata dopo, riguardando le foto. Non so dire quindi se volesse evitare che gliela sfilassero o se preso dal panico volesse usarla per difendersi".
Ad assistere alla scena anche Guido Montana, fotografo dell'agenzia Ansa: "Non so se il militare volesse difendere la pistola - dice - ma dagli scatti non si vede da parte dei manifestanti il tentativo di portarla via".
Dagli scatti si nota anche un giovane, felpa blu, cappuccio, bandana sul viso, che sembra sostenere il finanziere aggredito dopo la collutazione. Un poliziotto in borghese? "Non so dire se tra le persone che nelle immagini si vedono intorno al finanziere - dice Cosulich - ci fossero anche operatori delle forze dell'ordine in borghese, certo è che oggi in piazza ce n'erano diversi mimetizzati tra i manifestanti". "Potrebbe essere - è il parere di Montani - da alcuni scatti sembrerebbe così".
Quello che è certo è per alcune ore il centro di Roma è stato preso d'ostaggio. "Non avevo mai visto niente di simile a Roma - racconta Montani - rispetto alle altre manifestazioni in cui i violenti si limitano a un gruppetto, questa volta erano davvero tanti. Volavano sassi sanpietrini, da una camionetta in via del Plebiscito si rifornivano di mattonelle da cui sono rimasti feriti anche alcuni operatori.
E le forze dell'ordine? "Il loro comportamento mi è sembrato corretto - racconta - ma le manganellate gratuite nei confronti anche di chi non c'entrava niente e l'accanimento da parte di alcuni poliziotti non sono mancati".
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"Mi sono ritrovato da solo per un momento e sono stato aggredito e strattonato dai manifestanti. Sono caduto a terra violentemente. Avevo lo scudo e il casco spaccato che era volato via dalla testa. Mi tiravano dalla giacca. Mentre ero a terra in ginocchio ho visto la mia pistola, con la sicura, che era in terra uscita dalla fondina". E' questo il racconto del finanziere aggredito in via del Corso da alcuni teppisti durante la manifestazione a Roma, al centro delle immagini. "L'arma era comunque attaccata alla cordicella e io ho tirato quest'ultima per portarla al corpo e prenderla con le mani per impedire che altri la prendessero, poi i miei colleghi mi hanno trascinato via" Nelle sue parole ancora la paura: "Un lato della giacca si è bruciato per un petardo esploso su di me", ha raccontato ancora l'appuntato scelto, di 42 anni, che è stato poi soccorso e portato all'ospedale Fatebenefratelli cavandosela con quatto giorni di prognosi. L'uomo ha contusioni al viso e alla spalla. "Sono ancora scosso - ha proseguito - ma allo stesso momento contento di essermela cavata".
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Quello che è certo è per alcune ore il centro di Roma è stato preso d'ostaggio. "Non avevo mai visto niente di simile a Roma - racconta Montani - rispetto alle altre manifestazioni in cui i violenti si limitano a un gruppetto, questa volta erano davvero tanti. Volavano sassi sanpietrini, da una camionetta in via del Plebiscito si rifornivano di mattonelle da cui sono rimasti feriti anche alcuni operatori.
E le forze dell'ordine? "Il loro comportamento mi è sembrato corretto - racconta - ma le manganellate gratuite nei confronti anche di chi non c'entrava niente e l'accanimento da parte di alcuni poliziotti non sono mancati".