Roma, violenze in piazza nel giorno della fiducia

Cronaca
SCONTRI DURANTE LA MANIFESTAZIONE CONTRO LA RIFORMA GELMINI E LA FIDUCIA AL GOVERNO

Tafferugli alla Camera e al Senato nelle ore in cui Berlusconi ottiene il consenso del Parlamento con 3 voti di scarto. Fuori dalle aule, decine di cariche e feriti per l’assalto dei black bloc. NEWS, VIDEO E FOTO

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(In fondo all'articolo tutti i video sugli scontri nella Capitale)


Scontri e risse alla Camera e al Senato. Incendi, feriti, arresti fuori al Parlamento. Nel giorno in cui il governo ottiene il via libera dal parlamento (che hanno confermato entrambe la fiducia al premier Berlusconi e al suo esecutivo), la capitale viene messa a soqquadro da centinaia di manifestanti (tra i quali si sono inseriti alcuni black block).

Fiducia al governo, due risse in parlamento - E' nella mattinata di lunedì 14 dicembre che l'esecutivo Berlusconi incassa la fiducia nei due rami: a Palazzo Madama, con facilità; a Montecitorio, grazie al voto determinante di tre finiani e di tre parlamentari del movimento di responsabilità Scilipoti, Calearo e Cesario: una vittoria numerica sul filo di lana, 314 voti contro 311.
Per Berlusconi, non ci sono dubbi: è "una vittoria politica"; Gianfranco Fini, invece, è convinto che si tratta di una vittoria quasi aritmetica, mentre il segretario del Pd Pier Luigi Bersani parla di "un governo clinicamente morto".
E proprio durante la giornata in parlamento accadono due risse: la prima durante il voto di sfiducia, quando una delle deputate finiani annuncia il suo sì in favore di Berlusconi.
La seconda arriva poco più tardi, ma al Senato.
In commissioni Affari costituzionali e Giustizia si discute il disegno di legge sulla sicurezza. Il deputato del Pd Bianco sostiene di avere ricevuto due colpi in faccia e finisce in infermeria per un elettrocardiogramma. E il presidente del Senato Schifani prima di censurare l'aggressione dice: "Vogliono imitare in piccolo quello che succede fuori...".

Scontri e arresti a Roma - E in effetti, ciò che accade in quei momenti fuori il parlamento non è affatto confortante. La situazione esplode proprio nei momenti cruciali in cui Montecitorio sta votando la mozione di sfiducia. A fine giornata si contano oltre 40 fermati accusati di violenza, resistenza, devastazione e uso armi improprie.
Un blindato della Guardia di Finanza viene dato alle fiamme (GUARDA LE IMMAGINI); i teppisti ritirandosi verso piazza del Popolo incendiano il mezzo e alcune auto parcheggiate lungo la strada. Fuoco anche contro un altro mezzo durante gli scontri si verificano in via del Corso, mentre viene preso di mira un camion della raccolta differenziata che sta svolgendo il servizio nella centrale via romana.
Un gruppo con caschi e scudi raggiunge invece corso Rinascimento, a un passo dal Senato, presidiato dalle forze dell'ordine. Contro le camionette della polizia piovono bombe carta, petardi, sampietrini, bottiglie e uova. Una decina di giovani col volto coperto fanno irruzione negli uffici della Protezione civile spaccando vetrate e lanciando uova; nessun ferito tra i dipendenti. I feriti sono stati invece in strada: almeno 40 contusi vengono medicati in strada dagli operatori del 118.

La protesta degli studenti nelle altre città - Migliaia gli studenti, intanto,  manifestano nella capitale e nelle principali città in una giornata di mobilitazione contro la riforma Gelmini e a sostegno della sfiducia del governo (GUARDA LE FOTO).
A Milano un centinaio di giovani fanno irruzione nella Borsa; a Palermo invece universitari e studenti delle scuole medie bloccano per un po' l'aeroporto Falcone-Borsellino. Manifestazioni anche a Torino, Napoli e in altre città.

Guarda tutti i video sugli scontri a Roma:


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