Rifiuti: le Regioni in soccorso del governo

Cronaca
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I governatori si impegnano ad accogliere 600 tonnellate di spazzatura proveniente dalla Campania ogni giorno, per tre mesi. Il ministro Fitto: "Soddisfatti dalla collaborazione". Ma Zaia ribadisce l'indisponibilità del Veneto

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Il governo ha chiesto alle Regioni aiuto per smaltire i rifiuti campani e le Regioni, ancora una volta, hanno detto sì, impegnandosi ad accogliere 600 tonnellate al giorno, per 3 mesi. Come e in quali quantità ciascuna dovrà  farlo, verrà deciso in un tavolo tecnico "che è già al lavoro", ha tenuto a precisare il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. "Il Presidente Berlusconi ha espresso soddisfazione per l'atteggiamento di piena collaborazione da parte di tutte le Regioni per arrivare alla risoluzione del problema" ha detto ancora il ministro, che ha informato personalmente il premier dell'accordo.

Ma, nonostante l'unanimità di cui hanno parlato sia Fitto che il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - "erano presenti tutte le Regioni o i presidenti o gli assessori" - qualcuno si è subito sfilato. Il Veneto, guidato dal presidente Luca Zaia, ha riconfermato la propria indisponibilità, a mostrare che il fronte non è quindi così compatto.

In ogni caso, dal punto di vista politico, il sistema Regioni esce compatto, anche se poi è più che probabile che alcune Regioni, al tavolo tecnico, ribadiranno il proprio no ad accogliere rifiuti provenienti dalla Campania. "Di fronte a qualunque crisi, le Regioni fanno la loro parte e questo è un motivo di orgoglio. Napoli è una risorsa per il Paese, se piange devono sentire tutti questo dolore" ha detto il presidente della Puglia, Nichi Vendola.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, ha sottolineato come le Regioni ritengano "indispensabile la dichiarazione dello stato di emergenza per dare una risposta strutturale e definitiva alla questione", ma si è detto "soddisfatto perchè è stato fatto un passo avanti: la questione rifiuti riguarda tutta l'Italia, riguarda l'immagine che il nostro Paese ha all'estero". "Ogni Regione - ha proseguito - darà una mano nell'ambito di uno sforzo chiesto a tutte le istituzioni. Ci vorranno le massime garanzie sulla qualità dei rifiuti e il loro smaltimento oltre al loro controllo sia in partenza che in arrivo negli impianti". "Tutte le Regioni faranno uno sforzo - ha chiarito Errani - lo ha chiesto il governo all'unanimità, nessuna regione si è tirata indietro".

Per il governatore del Lazio, Renata Polverini, "da qui a qualche giorno avremo la soluzione. Mi pare che il governo, tutto insieme - ha aggiunto - confermi che c'è bisogno di tutte le Regioni per uscire da questa situazione e tutte le Regioni oggi ha dato disponibilità a partecipare al tavolo tecnico che poi ripartirà i rifiuti di Napoli secondo la disponibilita' di ciascuno".

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, si è detto "sicuro" che sarebbe arrivata la solidarietà delle Regioni: "Abbiamo dei momenti di crisi temporanei e risolveremo" ha puntualizzato. Per quanto riguarda invece la dichiarazione di stato di emergenza, per il governatore campano "deciderà il governo. A noi servono interventi per ottenere strumenti per costruire il più velocemente possibile gli impianti. Non so se sarà necessario estendere questo iter anche per la costruzione degli impianti intermedi e delle discariche".

Infine, secondo Caldoro, il decreto varato dal governo "sostanzialmente soddisfa le necessità e sblocca i fondi necessari per coprire i costi" per lo smaltimento in altre Regioni dei rifiuti.

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