Rifiuti, Iervolino lancia l’appello: "La provincia ci aiuti"
CronacaIl sindaco di Napoli si rivolge ai comuni per risolvere il problema della spazzatura: “Del resto noi accogliamo i malati delle altre province…”. In strada ancora mille tonnellate di immondizia, ma a Terzigno la protesta contro la discarica non si ferma
Emergenza rifiuti, guarda tutte le foto
Campania, 15 anni di emergenza rifiuti
“Nella notte sono state depositate solo le solite 600 tonnellate di rifiuti a Chiaiano. Questo significa che mille tonnellate sono ancora a terra". Il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, fa il punto dell'immondizia per le strade della città. "Speriamo che venga fuori una soluzione - ha commentato il sindaco - ma la soluzione non può che passare attraverso la solidarietà delle altre province campane". "E' impossibile che in tutta la Campania - ha affermato Iervolino - non ci siano posti sicuri e lontani dai centri abitati nelle province di Caserta, Benevento e Avellino, dove poter realizzare quelle che Caldoro ha saggiamente definito minidiscariche". "Del resto quando i malati delle altre province vengono a Napoli - ha aggiunto - sono accolti. Ora che la città e la provincia hanno bisogno delle altre realtà territoriali credo che un pizzico di solidarietà debba venire fuori".
Ma la risposta dalla provincia non si è fatta attendere. Un folto gruppo di cittadini di Terzigno (Napoli), ha effettuato un nuovo sit-in di protesta al municipio per manifestare contro la discarica di Cava Sari. I manifestanti hanno poi richiesto un Consiglio comunale straordinario durante il quale discutere dell'esito delle analisi rese note ieri sulla falda acquifera sottostante la discarica. “I nostri amministratori - spiegano dai comitati civici contro la discarica - dovranno delucidare la popolazione sull'esito di queste analisi, che provano l'inquinamento della falda acquifera. Ma anche dell'accordo siglato in prefettura con il resto dei sindaci del vesuviano, che continuano a scaricare in un sito che, secondo noi, va immediatamente bonificato, come dimostrano le analisi".
Tuttavia l’Arpac ha precisato che la composizione chimica dei campioni analizzati non porta a ritenere che i superamenti riscontrati "siano correlabili ad infiltrazioni di percolato in falda", in riferimento alle analisi condotte sulla falda acquifera sottostante la discarica di Cava Sari a Terzigno (Napoli), aggiungendo che l'eventuale infiltrazione comporterebbe "il riscontro di quantità elevate di solfati, e cloruri, che, almeno nelle analisi sin qui condotte, rientrano tutte nei limiti".
Campania, 15 anni di emergenza rifiuti
“Nella notte sono state depositate solo le solite 600 tonnellate di rifiuti a Chiaiano. Questo significa che mille tonnellate sono ancora a terra". Il sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, fa il punto dell'immondizia per le strade della città. "Speriamo che venga fuori una soluzione - ha commentato il sindaco - ma la soluzione non può che passare attraverso la solidarietà delle altre province campane". "E' impossibile che in tutta la Campania - ha affermato Iervolino - non ci siano posti sicuri e lontani dai centri abitati nelle province di Caserta, Benevento e Avellino, dove poter realizzare quelle che Caldoro ha saggiamente definito minidiscariche". "Del resto quando i malati delle altre province vengono a Napoli - ha aggiunto - sono accolti. Ora che la città e la provincia hanno bisogno delle altre realtà territoriali credo che un pizzico di solidarietà debba venire fuori".
Ma la risposta dalla provincia non si è fatta attendere. Un folto gruppo di cittadini di Terzigno (Napoli), ha effettuato un nuovo sit-in di protesta al municipio per manifestare contro la discarica di Cava Sari. I manifestanti hanno poi richiesto un Consiglio comunale straordinario durante il quale discutere dell'esito delle analisi rese note ieri sulla falda acquifera sottostante la discarica. “I nostri amministratori - spiegano dai comitati civici contro la discarica - dovranno delucidare la popolazione sull'esito di queste analisi, che provano l'inquinamento della falda acquifera. Ma anche dell'accordo siglato in prefettura con il resto dei sindaci del vesuviano, che continuano a scaricare in un sito che, secondo noi, va immediatamente bonificato, come dimostrano le analisi".
Tuttavia l’Arpac ha precisato che la composizione chimica dei campioni analizzati non porta a ritenere che i superamenti riscontrati "siano correlabili ad infiltrazioni di percolato in falda", in riferimento alle analisi condotte sulla falda acquifera sottostante la discarica di Cava Sari a Terzigno (Napoli), aggiungendo che l'eventuale infiltrazione comporterebbe "il riscontro di quantità elevate di solfati, e cloruri, che, almeno nelle analisi sin qui condotte, rientrano tutte nei limiti".