Google, siti archeologici? Trovi la preistoria di governo.it
CronacaL'Italia sarà anche terra d'arte ma se si fa qualche ricerca sul web è più facile trovare tutte le informazioni sulle home page di Palazzo Chigi che quelle sui Fori imperiali. Pompei: è meglio il sito in rete di quello reale
di Chiara Ribichini
Italia terra d’arte. Italia culla della storia e della civiltà. Italia dai mille musei e siti archeologici. Chi volesse organizzare un viaggio o semplicemente una visita e avere qualche informazione sul web scoprirà però che l’impresa non è delle più facili perché spesso i luoghi di interesse storico-artistico non hanno un sito di riferimento. Ma avrà anche una sorpresa. Già, perché inserendo su Google la parola ‘siti archeologici’ il primo risultato della ricerca è curioso e assolutamente inaspettato: www.sitiarchelogici.palazzochigi.it. Che cos’è? Un indirizzo internet che contiene tutte le home page del sito del governo dal 1997 a oggi. Una vera e propria collezione archeologica che ripercorre la storia del governo virtuale.
Le immagini, che riproducono le varie home page di Palazzochigi.it, sono presentate con tanto di didascalie che spiegano tutte le novità di ogni versione. Non solo da un punto di vista dei contenuti inseriti nel sito, ma anche dal punto di vista grafico. E spesso i restyling coincidono con i cambi di governo. Come la versione andata on line nel giugno del 2001, che “presenta un minimo restyling grafico in occasione del cambio di governo” (quell’anno le elezioni furono vinte da Berlusconi, ndr) . E a volte spuntano anche informazioni prettamente tecniche e comprensibili solo a internauti esperti, come “mantenendo lo stesso layout è stato re ingegnerizzato il codice e sono stati creati modelli di pagine attraverso l’uso avanzato di Css e Html con l’intento di sviluppare un sito maggiormente accessibile”. La pagina contiene anche altri siti nati in questi 13 anni di internet e collegati in qualche modo all’esecutivo.
Tornando dunque alla ricerca di un sito archeologico su Google, dopo “l’antologia” di home page di Palazzo Chigi, le voci di wikipedia e alcuni indirizzi internet dedicati al turismo culturale, il primo sito archeologico reale che appare è quello dedicato agli scavi di Pompei, balzati tristemente in prima pagina in questi giorni in seguito al crollo della Domus dei Gladiatori. Un crollo che ha riacceso i riflettori sullo stato di salute del patrimonio artistico italiano. A differenza del sito reale, però, quello virtuale “è tenuto in buono stato”. Non solo. E’ uno di quelli più all’avanguardia. Tra le varie applicazioni c’è infatti anche quella che permette di visitare virtualmente tutto lo scavo grazie a Google Street View.
Italia terra d’arte. Italia culla della storia e della civiltà. Italia dai mille musei e siti archeologici. Chi volesse organizzare un viaggio o semplicemente una visita e avere qualche informazione sul web scoprirà però che l’impresa non è delle più facili perché spesso i luoghi di interesse storico-artistico non hanno un sito di riferimento. Ma avrà anche una sorpresa. Già, perché inserendo su Google la parola ‘siti archeologici’ il primo risultato della ricerca è curioso e assolutamente inaspettato: www.sitiarchelogici.palazzochigi.it. Che cos’è? Un indirizzo internet che contiene tutte le home page del sito del governo dal 1997 a oggi. Una vera e propria collezione archeologica che ripercorre la storia del governo virtuale.
Le immagini, che riproducono le varie home page di Palazzochigi.it, sono presentate con tanto di didascalie che spiegano tutte le novità di ogni versione. Non solo da un punto di vista dei contenuti inseriti nel sito, ma anche dal punto di vista grafico. E spesso i restyling coincidono con i cambi di governo. Come la versione andata on line nel giugno del 2001, che “presenta un minimo restyling grafico in occasione del cambio di governo” (quell’anno le elezioni furono vinte da Berlusconi, ndr) . E a volte spuntano anche informazioni prettamente tecniche e comprensibili solo a internauti esperti, come “mantenendo lo stesso layout è stato re ingegnerizzato il codice e sono stati creati modelli di pagine attraverso l’uso avanzato di Css e Html con l’intento di sviluppare un sito maggiormente accessibile”. La pagina contiene anche altri siti nati in questi 13 anni di internet e collegati in qualche modo all’esecutivo.
Tornando dunque alla ricerca di un sito archeologico su Google, dopo “l’antologia” di home page di Palazzo Chigi, le voci di wikipedia e alcuni indirizzi internet dedicati al turismo culturale, il primo sito archeologico reale che appare è quello dedicato agli scavi di Pompei, balzati tristemente in prima pagina in questi giorni in seguito al crollo della Domus dei Gladiatori. Un crollo che ha riacceso i riflettori sullo stato di salute del patrimonio artistico italiano. A differenza del sito reale, però, quello virtuale “è tenuto in buono stato”. Non solo. E’ uno di quelli più all’avanguardia. Tra le varie applicazioni c’è infatti anche quella che permette di visitare virtualmente tutto lo scavo grazie a Google Street View.