Esplode un'azienda chimica nel milanese. Operai ustionati
CronacaE' accaduto a Paderno Dugnano, a nord del capoluogo lombardo, in un impianto che gestisce anche lo stoccaggio di rifiuti pericolosi. Sette i feriti, cinque gravi. Già nel luglio scorso si era verificato un incidente simile. VIDEO E FOTO
LE FOTO
(in fondo all'articolo i video tratti da Youtube)
Un' esplosione in un'azienda chimica a Paderno Dugnano, a nord di Milano, avvenuta poco prima delle 15 di giovedì 4 novembre, ha provocato sette feriti alcuni dei quali gravemente ustionati.
L'incendio si è sviluppato nell'area della Eureco Holding, nella zona a nord del capoluogo lombardo, al confine con la provincia di Monza, ed è stato domato da 13 squadre di vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza i reparti altamente infiammabili della fabbrica, la zona solventi e il deposito degli oli. Dalle 15 alle 17,30 è rimasta chiusa la strada che collega Milano a Meda.
I pompieri hanno precisato che attualmente le fiamme sono state domate e che sono in corso esami per verificare il grado di tossicità dell'aria, che dai primi risultati risulta molto basso
L'impresa si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali, ed è specializzata nel trattamento e nello stoccaggio di rifiuti (anche pericolosi): c'è infatti anche un nucleo specializzato nelle emergenze nucleari, biologiche e chimiche.
Proprio uno dei contenitori che contengono rifiuti sarebbe esploso provocando una reazione a catena.
I feriti - Complessivamente sono sette i pazienti trattati dal 118 di Milano. Sono tutti operai tra i 30 e i 55 anni della Eureco di Paderno Dugnano, alcuni dei quali stranieri. I sei più gravemente ustionati sono stati intubati sul posto e trasferiti con codice rosso in sei ospedali della provincia. I cinque in condizioni più gravi hanno ustioni su tutto il corpo e un altro operaio sul 45% del corpo.
Esplosione provocata da un incendio - Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, le esplosioni si sono verificate dopo che si è generato un incendio, per cause ancora sconosciute, nella area di smaltimento delle bombole di gpl e acetilene, un gas fortemente esplodente. Secondo le prime valutazioni, gli operai sono rimasti feriti nelle esplosioni.
Attualmente è in corso una campionatura dell'aria, da cui per il momento emerge che il grado tossicità è molto basso tanto che anche l'Arpa non ha dato disposizioni per l'evacuazione della zona, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, che hanno precisato che alla popolazione tuttavia è stato raccomandato di tenere le finestre chiuse e uscire il meno possibile. L'azienda si trova su un'area industriale su cui tuttavia sorgono diverse abitazioni.
Le testimonianze - "Ho sentito da casa mia un'esplosione fortissima che ha fatto tremare i muri, seguita da diverse altre esplosioni meno intense". E' questo il racconto di Angela Bonsanti, una donna che abita nei pressi della fabbrica dove è avvenuta l'esplosione.
"Sono scesa in cantina armata di bastone perché pensavo che qualcuno fosse entrato nella mia casa - ha continuato - e quando ho visto fumo nero e le sirene delle ambulanze mi sono precipitata fuori". I residenti raccontano che a luglio si era già verificata un'esplosione nello stabilimento che però non aveva provocato vittime.
Davanti alla fabbrica si sono raggruppati diversi cittadini della frazione di Palazzolo. Fra loro Daniele Aliberti, presidente del consiglio di quartiere, che abita a pochi metri dall'Eureco. "Ho sentito un'esplosione fortissima - ha raccontato - e subito mi sono precipitato qui. Nei prossimi giorni ci mobiliteremo per capire quello che e' successo e per chiedere alle autorita' di prendere seri provvedimenti per tutelare la sicurezza degli operai e dei cittadini".
Formigoni: "Faremo chiarezza" - Dalla Provincia di Milano e dalla Regione Lombardia sono giunti messaggi di solidarietà. Il Governatore Roberto Formigoni ha detto in una nota che "la dinamica di un simile terribile incidente dovrà essere chiarita in tutti suoi particolari. L'Arpa è intervenuta immediatamente per fare le proprie verifiche e per svolgere le azioni che le competono".
Ex assessore: "Non doveva essere installata lì" - "Ci siamo sempre opposti al fatto che questo stabilimento venisse installato a Paderno Dugnano, ma purtroppo la Regione Lombardia è passata sopra alla volontà dei cittadini". Cosi' Michele Crapuzzo, ex assessore all'Urbanistica del Comune di Paderno Dugnano, dove si trova la fabbrica Eureco, teatro oggi di una esplosione che ha provocato feriti. "Abbiamo sempre sostenuto che questo impianto per il trattamento dei rifiuti - ha continuato l'ex assessore - non avrebbe dovuto sorgere in questa posizione, a pochi metri dalla superstrada Milano-Meda e dal canale Villoresi".
Guarda i video pubblicati su Youtube:
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Un' esplosione in un'azienda chimica a Paderno Dugnano, a nord di Milano, avvenuta poco prima delle 15 di giovedì 4 novembre, ha provocato sette feriti alcuni dei quali gravemente ustionati.
L'incendio si è sviluppato nell'area della Eureco Holding, nella zona a nord del capoluogo lombardo, al confine con la provincia di Monza, ed è stato domato da 13 squadre di vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza i reparti altamente infiammabili della fabbrica, la zona solventi e il deposito degli oli. Dalle 15 alle 17,30 è rimasta chiusa la strada che collega Milano a Meda.
I pompieri hanno precisato che attualmente le fiamme sono state domate e che sono in corso esami per verificare il grado di tossicità dell'aria, che dai primi risultati risulta molto basso
L'impresa si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali, ed è specializzata nel trattamento e nello stoccaggio di rifiuti (anche pericolosi): c'è infatti anche un nucleo specializzato nelle emergenze nucleari, biologiche e chimiche.
Proprio uno dei contenitori che contengono rifiuti sarebbe esploso provocando una reazione a catena.
I feriti - Complessivamente sono sette i pazienti trattati dal 118 di Milano. Sono tutti operai tra i 30 e i 55 anni della Eureco di Paderno Dugnano, alcuni dei quali stranieri. I sei più gravemente ustionati sono stati intubati sul posto e trasferiti con codice rosso in sei ospedali della provincia. I cinque in condizioni più gravi hanno ustioni su tutto il corpo e un altro operaio sul 45% del corpo.
Esplosione provocata da un incendio - Secondo le prime ricostruzioni dei vigili del fuoco, le esplosioni si sono verificate dopo che si è generato un incendio, per cause ancora sconosciute, nella area di smaltimento delle bombole di gpl e acetilene, un gas fortemente esplodente. Secondo le prime valutazioni, gli operai sono rimasti feriti nelle esplosioni.
Attualmente è in corso una campionatura dell'aria, da cui per il momento emerge che il grado tossicità è molto basso tanto che anche l'Arpa non ha dato disposizioni per l'evacuazione della zona, secondo quanto riferito dai vigili del fuoco, che hanno precisato che alla popolazione tuttavia è stato raccomandato di tenere le finestre chiuse e uscire il meno possibile. L'azienda si trova su un'area industriale su cui tuttavia sorgono diverse abitazioni.
Le testimonianze - "Ho sentito da casa mia un'esplosione fortissima che ha fatto tremare i muri, seguita da diverse altre esplosioni meno intense". E' questo il racconto di Angela Bonsanti, una donna che abita nei pressi della fabbrica dove è avvenuta l'esplosione.
"Sono scesa in cantina armata di bastone perché pensavo che qualcuno fosse entrato nella mia casa - ha continuato - e quando ho visto fumo nero e le sirene delle ambulanze mi sono precipitata fuori". I residenti raccontano che a luglio si era già verificata un'esplosione nello stabilimento che però non aveva provocato vittime.
Davanti alla fabbrica si sono raggruppati diversi cittadini della frazione di Palazzolo. Fra loro Daniele Aliberti, presidente del consiglio di quartiere, che abita a pochi metri dall'Eureco. "Ho sentito un'esplosione fortissima - ha raccontato - e subito mi sono precipitato qui. Nei prossimi giorni ci mobiliteremo per capire quello che e' successo e per chiedere alle autorita' di prendere seri provvedimenti per tutelare la sicurezza degli operai e dei cittadini".
Formigoni: "Faremo chiarezza" - Dalla Provincia di Milano e dalla Regione Lombardia sono giunti messaggi di solidarietà. Il Governatore Roberto Formigoni ha detto in una nota che "la dinamica di un simile terribile incidente dovrà essere chiarita in tutti suoi particolari. L'Arpa è intervenuta immediatamente per fare le proprie verifiche e per svolgere le azioni che le competono".
Ex assessore: "Non doveva essere installata lì" - "Ci siamo sempre opposti al fatto che questo stabilimento venisse installato a Paderno Dugnano, ma purtroppo la Regione Lombardia è passata sopra alla volontà dei cittadini". Cosi' Michele Crapuzzo, ex assessore all'Urbanistica del Comune di Paderno Dugnano, dove si trova la fabbrica Eureco, teatro oggi di una esplosione che ha provocato feriti. "Abbiamo sempre sostenuto che questo impianto per il trattamento dei rifiuti - ha continuato l'ex assessore - non avrebbe dovuto sorgere in questa posizione, a pochi metri dalla superstrada Milano-Meda e dal canale Villoresi".
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