Un sistema da 70 quote scaricato dalla bacheca Sisal on line dalle singole ricevitorie ha indovinato la combinazione vincente. A Sperlonga e a Colico è caccia ai nuovi milionari. Ma da Nord a Sud sono tanti i vincitori del jackpot record
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Cos'è il sistema a caratura che ha sbancato il jackpot
A Bagnone la precedente vincita record
Finora a vincere è stato l’Erario
Tanti vincitori, da Nord a Sud, ma in particolare nel Lazio, per il jackpot record del superenalotto da 177,7 milioni di euro, il più alto di sempre in Italia, che con il sistema a caratura denominato "Mamma" ha dispensato soldi a pioggia.
Dopo un iniziale senso di disorientamento per la inusuale vincita del jackpot del 6 a base di un sistema a caratura con 70 quote (inventato dalla ricevitoria il Cantuccio di Colico a Lecco e messo sulla Bacheca Sisal da dove è stato "prelevato" dagli altri ricevitori) è iniziata la caccia ai vincitori che hanno realizzato 2 milioni e 538 mila euro a quota: ma a differenza delle supervincite, come quella dei 147,8 milioni di Bagnone, la ricerca è stata in alcuni casi più facile, perché non tutti i giocatori scelgono quote di un sistema da 24 euro (tanto costava ognuna delle 70 schedine vincenti) che spesso sono state giocate da più persone, come ad esempio in tanti dicono a Sperlonga.
E proprio la localita' di mare del basso Lazio ha fatto la parte del leone, portandosi a casa 25 quote pari a 63,4 milioni, un terzo del totale. Altre 5 quote sono andate al ricevitore di Colico, l'inventore del sistema Lorenzo Betti, sospettato di aver preso almeno una quota vincente. Ma che ha smentito ("questa volta non ho giocato") e che ha auspicato che parte dei soldi vadano in beneficenza. Generosità che ha caratterizzato anche i commenti, anonimi, dei cittadini di Sperlonga: si dicono pronti a gesti di solidarietà, come saldare mutui o aiutare amici e parenti.
Storie che ricordano la prima grande vincita di gruppo del superenalotto, quella di Peschici (Foggia) del 31 ottobre 1998 quando 100 giocatori si aggiudicarono oltre 63 miliardi di lire (32 milioni di euro), ma dove poi non tutti hanno fatto pace con la fortuna.
Nella ripartizione territoriale delle quote, il Lazio con 34 ne ha avute circa la metà della vincita globale. Segue la Lombardia con 14 quote complessive (con le 5 di Colico) che portano a 35,5 milioni il totale regionale. Cinque quote in cinque ricevitorie per la Campania (oltre 12,6 milioni), tre in provincia di Napoli (una in citta', oltre a due vincite a Giugliano, dove si protesta per i rifiuti, e Castellamare di Stabia), una a testa per Avellino e Pellezzano (Salerno). Sono 4 le quote vinte in Toscana: due a Santa Croce sull'Arno (Pisa), una a testa per Orbetello (Grosseto) e Cortona (Arezzo), giocata nell'ex ricevitoria della suocera di Jovanotti. Tre per la Puglia, tutte nella stessa ricevitoria Palazzo di Brindisi. Le restanti quote del sistema a caratura che ha spartito il jackpot record sono state vendute in Calabria (3): Rossano(Cosenza), Crotone e Catanzaro. Emilia Romagna (3) a Scandiano(Reggio Emilia), Rimini e Torrile (Parma). Una quota ciascuno in Piemonte, a Torino (dove la schedina e' stata giocata venerdi' mattina alle 9), nelle Marche a Moltecalvo (Pesaro-Urbino) in Sardegna a Cagliari e in Friuli Venezia Giulia a Pordenone.
In tutte le 38 ricevitorie toccate dalla fortuna, brindisi e saracinesche alzate nonostante la domenica del ponte di Ognissanti: e se c'è chi, come nelle Marche, si trincera in un "è stato uno di passaggio", a Milano uno dei due vincitori è già passato nel bar di prima mattina per chiedere come ritirare la sua parte "Conosco tutti e due i vincitori - ha detto il gestore Andrea Molteni - sono clienti abituali. Italiani di mezza età, persone tranquillissime". Anche il gestore di una delle ricevitorie di Santa Croce (Pisa), Massimilano Sartori, ritiene che l'acquirente possa essere un cliente abituale. "Un'idea me la sono fatta, anche se non ne ho la certezza: un uomo tra i 40 e i 50 anni, del posto, un lavoratore. Quei soldi gli farebbero molto comodo".
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Tanti vincitori, da Nord a Sud, ma in particolare nel Lazio, per il jackpot record del superenalotto da 177,7 milioni di euro, il più alto di sempre in Italia, che con il sistema a caratura denominato "Mamma" ha dispensato soldi a pioggia.
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E proprio la localita' di mare del basso Lazio ha fatto la parte del leone, portandosi a casa 25 quote pari a 63,4 milioni, un terzo del totale. Altre 5 quote sono andate al ricevitore di Colico, l'inventore del sistema Lorenzo Betti, sospettato di aver preso almeno una quota vincente. Ma che ha smentito ("questa volta non ho giocato") e che ha auspicato che parte dei soldi vadano in beneficenza. Generosità che ha caratterizzato anche i commenti, anonimi, dei cittadini di Sperlonga: si dicono pronti a gesti di solidarietà, come saldare mutui o aiutare amici e parenti.
Storie che ricordano la prima grande vincita di gruppo del superenalotto, quella di Peschici (Foggia) del 31 ottobre 1998 quando 100 giocatori si aggiudicarono oltre 63 miliardi di lire (32 milioni di euro), ma dove poi non tutti hanno fatto pace con la fortuna.
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In tutte le 38 ricevitorie toccate dalla fortuna, brindisi e saracinesche alzate nonostante la domenica del ponte di Ognissanti: e se c'è chi, come nelle Marche, si trincera in un "è stato uno di passaggio", a Milano uno dei due vincitori è già passato nel bar di prima mattina per chiedere come ritirare la sua parte "Conosco tutti e due i vincitori - ha detto il gestore Andrea Molteni - sono clienti abituali. Italiani di mezza età, persone tranquillissime". Anche il gestore di una delle ricevitorie di Santa Croce (Pisa), Massimilano Sartori, ritiene che l'acquirente possa essere un cliente abituale. "Un'idea me la sono fatta, anche se non ne ho la certezza: un uomo tra i 40 e i 50 anni, del posto, un lavoratore. Quei soldi gli farebbero molto comodo".