Gerlandino Messina, inserito nell'elenco dei 30 latitanti più pericolosi, è finito in manette dopo un blitz dei carabinieri nelle campagne di Favara. Era ricercato dal 1999. Deve scontare l'ergastolo per associazione mafiosa e vari omicidi
E' stato arrestato a Favara Gerlandino Messina, ritenuto il capo della mafia di Agrigento, e inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi. I carabinieri del Gis (gruppo di intervento speciale) lo hanno sorpreso in una zona di campagna, all'interno di una palazzina di due piani dove il boss si trovava insieme a un'altra persona. Le teste di cuoio avrebbero fatto irruzione nell'appartamento lanciando bombe accecanti.
Messina era ricercato dal 1999. Dopo l'arresto di Giuseppe Falsone, il 25 giugno scorso, a soli 38 anni era diventato il nuovo capo provinciale di Cosa nostra ad Agrigento. Deve scontare l'ergastolo per associazione mafiosa e vari omicidi tra cui quello del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, assassinato a colpi di arma da fuoco il 4 aprile del 1992. Dal 2001 era ricercato anche in campo internazionale.
Messina era ricercato dal 1999. Dopo l'arresto di Giuseppe Falsone, il 25 giugno scorso, a soli 38 anni era diventato il nuovo capo provinciale di Cosa nostra ad Agrigento. Deve scontare l'ergastolo per associazione mafiosa e vari omicidi tra cui quello del maresciallo dei carabinieri Giuliano Guazzelli, assassinato a colpi di arma da fuoco il 4 aprile del 1992. Dal 2001 era ricercato anche in campo internazionale.