Dopo le polemiche sul presunto blocco del nuovo programma di Fabio Fazio, il direttore generale della Rai replica: la questione riguarda le richieste economiche, molto significative per la tv di Stato. Il comico toscano: "Vengo anche gratis"
Nessuno stop alla trattativa tra Rai ed ospiti di "Vieni via con me", il programma di Rai3 previsto in 4 puntate che dovrebbe andare in onda nel tardo autunno affidato a Roberto Saviano e Fabio Fazio.
La replica arriva dal direttore generale di Viale Mazzini, Mauro Masi, ed è una smentita "nella maniera più ferma e decisa" in riferimento a quanto pubblicato oggi, martedì 19 ottobre, da alcuni quotidiani in merito alla trattativa relativa agli ospiti del programma (tra cui Roberto Benigni, Paolo Rossi e lo stesso Saviano) i cui contratti sarebbero satti congelati.
"Richieste economiche significative" - "Non c'è alcuno stop ma soltanto un doveroso approfondimento - spiega Masi in una dichiarazione - portato avanti dagli uffici competenti, come è giusto che sia, in merito a richieste economiche per la Rai molto significative".
A questo proposito si fa rilevare che in un caso la richiesta è di "250mila euro per una sola puntata". Nella sua dichiarazione Masi aggiunge "al riguardo c'è piu' che il sospetto che alcune notizie vengano fatte filtrare accampando inesistenti motivazioni politiche per 'forzare' la trattativa economica". Il direttore generale della Rai si dice comunque fiducioso "nel recupero di ragionevolezza e quindi nel buon esito della trattativa stessa".
Benigni: "Vengo anche gratis" - E dopo qualche minuto dal comunicato di Masi, arriva la replica Roberto Benigni, tra gli ospiti del programma di Fazio. Il manager del premio Oscar, Lucio Presta, sottolinea che quello pattuito era un cachet "molto al di sotto di quello abituale". Una posizione che Presta legge come "una scusa" per mettere i bastoni fra le ruote al programma. "Quando sono andato in Rai per aprire la trattativa sulla partecipazione di Benigni a Vieni via con me - sottolinea Presta - per la prima volta nella mia vita non ho chiesto una cifra, ma mi sono limitato a chiedere quale fosse l'offerta dell'azienda per la presenza di Roberto. Mi è stata fatta un'offerta e io l'ho accettata subito, senza discutere. Poi ho chiesto se potevano essere conservate le clausole, diritti compresi, che abitualmente vengono inserite nei contratti per Benigni. Mi è stato risposto: ti faremo sapere. Poi mi hanno dato il via libera, fatta eccezione per i diritti su quel passaggio tv che sarebbero rimasti alla Rai. E io ho accettato ancora una volta, dando l'ok alla stipula del contratto".
Lunì 18 ottobre la 'sorpresa': "Ho chiamato in Rai per sapere a che punto fosse il contratto - racconta ancora Presta - e ho riscontrato imbarazzo. Poi nel pomeriggio mi ha chiamato un importante responsabile dell'ufficio scritture per comunicarmi un'offerta pari a un decimo di quella pattuita, prendere o lasciare: una decurtazione, mi è stato spiegato, chiesta dalla direzione generale. E naturalmente ho lasciato. E' chiaro però che i problemi di natura economica mi sono sembrati una scusa". A questo punto, comunque, Benigni è disposto a intervenire gratis: "Lo ha detto lui stesso ieri sera a Saviano", conclude Presta.
La replica arriva dal direttore generale di Viale Mazzini, Mauro Masi, ed è una smentita "nella maniera più ferma e decisa" in riferimento a quanto pubblicato oggi, martedì 19 ottobre, da alcuni quotidiani in merito alla trattativa relativa agli ospiti del programma (tra cui Roberto Benigni, Paolo Rossi e lo stesso Saviano) i cui contratti sarebbero satti congelati.
"Richieste economiche significative" - "Non c'è alcuno stop ma soltanto un doveroso approfondimento - spiega Masi in una dichiarazione - portato avanti dagli uffici competenti, come è giusto che sia, in merito a richieste economiche per la Rai molto significative".
A questo proposito si fa rilevare che in un caso la richiesta è di "250mila euro per una sola puntata". Nella sua dichiarazione Masi aggiunge "al riguardo c'è piu' che il sospetto che alcune notizie vengano fatte filtrare accampando inesistenti motivazioni politiche per 'forzare' la trattativa economica". Il direttore generale della Rai si dice comunque fiducioso "nel recupero di ragionevolezza e quindi nel buon esito della trattativa stessa".
Benigni: "Vengo anche gratis" - E dopo qualche minuto dal comunicato di Masi, arriva la replica Roberto Benigni, tra gli ospiti del programma di Fazio. Il manager del premio Oscar, Lucio Presta, sottolinea che quello pattuito era un cachet "molto al di sotto di quello abituale". Una posizione che Presta legge come "una scusa" per mettere i bastoni fra le ruote al programma. "Quando sono andato in Rai per aprire la trattativa sulla partecipazione di Benigni a Vieni via con me - sottolinea Presta - per la prima volta nella mia vita non ho chiesto una cifra, ma mi sono limitato a chiedere quale fosse l'offerta dell'azienda per la presenza di Roberto. Mi è stata fatta un'offerta e io l'ho accettata subito, senza discutere. Poi ho chiesto se potevano essere conservate le clausole, diritti compresi, che abitualmente vengono inserite nei contratti per Benigni. Mi è stato risposto: ti faremo sapere. Poi mi hanno dato il via libera, fatta eccezione per i diritti su quel passaggio tv che sarebbero rimasti alla Rai. E io ho accettato ancora una volta, dando l'ok alla stipula del contratto".
Lunì 18 ottobre la 'sorpresa': "Ho chiamato in Rai per sapere a che punto fosse il contratto - racconta ancora Presta - e ho riscontrato imbarazzo. Poi nel pomeriggio mi ha chiamato un importante responsabile dell'ufficio scritture per comunicarmi un'offerta pari a un decimo di quella pattuita, prendere o lasciare: una decurtazione, mi è stato spiegato, chiesta dalla direzione generale. E naturalmente ho lasciato. E' chiaro però che i problemi di natura economica mi sono sembrati una scusa". A questo punto, comunque, Benigni è disposto a intervenire gratis: "Lo ha detto lui stesso ieri sera a Saviano", conclude Presta.