Circa 100 immigrati clandestini hanno preso per alcune ore il controllo della palazzina nei pressi dello scalo che ospita il centro di prima accoglienza. Il traffico è ripreso dopo che tutti gli ospiti del centro sono stati rintracciati. 10 gli arrestati
L'aeroporto "Mario Mameli" di Elmas (Cagliari) è stato chiuso al traffico per alcune ore per una rivolta scoppiata nel Centro di prima accoglienza realizzato nell'area militare dello scalo aereo. Un centinaio di migranti hanno preso il controllo della palazzina dove si trova il Cpa e alcune decine di nordafricani hanno raggiunto la pista dell'aeroporto civile.
"Un gruppo di algerini è riuscito a calarsi dalla finestra - ha raccontato a SkyTG24 il capo di gabinetto della Questura di Cagliari Giuseppe Giardina - e sono riusciti a lasciare la struttura".
Nello scalo è scattato lo stato di massima allerta per trovare tutti i migranti (una ventina) fuggiti dal centro, mentre la palazzina nell'aeroporto militare, a circa 150 metri di distanza dalla torre di controllo, è stata circondata dalle forze dell'ordine che, dopo aver preparato l'irruzione nel Cpa col lancio di lacrimogeni, sono entrati nella struttura e hanno bloccato una quarantina di manifestanti per poi procedere al controllo di tutti gli ambienti per poter identificare e contare tutti gli ospiti del Centro. Una volta rintracciati tutti i migranti, anche quelli che erano riusciti a fuggire, lo scalo è stato riaperto.
Dieci migranti, bloccati durante il controllo dell'area aeroportuale, sono stati arrestati. Sono accusati di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Tutti gli immigrati che si trovavano barricati all'interno della palazzina del Cpa, completamente devastata, si sono, invece, arresi senza opporre resistenza.
La rivolta è la terza in 11 giorni. Il primo ottobre scorso alcune decine di ospiti extracomunitari avevano appiccato un incendio a materassi, cuscini e arredi al secondo piano dell'edificio, dove si trovavano circa 40 persone, dopo aver manomesso le telecamere di videosorveglianza. Quattro giorni dopo la scena si era ripetuta al primo piano. All'origine delle due rivolte precedemto, il tentativo di impedire il trasferimento ad un altro centro di alcuni ospiti.
Nei giorni scorsi, dopo nuovi sbarchi dal nord Africa, il numero delle presenze nel Cpa di Elmas è salito ad un centinaio di unità.
"Un gruppo di algerini è riuscito a calarsi dalla finestra - ha raccontato a SkyTG24 il capo di gabinetto della Questura di Cagliari Giuseppe Giardina - e sono riusciti a lasciare la struttura".
Nello scalo è scattato lo stato di massima allerta per trovare tutti i migranti (una ventina) fuggiti dal centro, mentre la palazzina nell'aeroporto militare, a circa 150 metri di distanza dalla torre di controllo, è stata circondata dalle forze dell'ordine che, dopo aver preparato l'irruzione nel Cpa col lancio di lacrimogeni, sono entrati nella struttura e hanno bloccato una quarantina di manifestanti per poi procedere al controllo di tutti gli ambienti per poter identificare e contare tutti gli ospiti del Centro. Una volta rintracciati tutti i migranti, anche quelli che erano riusciti a fuggire, lo scalo è stato riaperto.
Dieci migranti, bloccati durante il controllo dell'area aeroportuale, sono stati arrestati. Sono accusati di danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Tutti gli immigrati che si trovavano barricati all'interno della palazzina del Cpa, completamente devastata, si sono, invece, arresi senza opporre resistenza.
La rivolta è la terza in 11 giorni. Il primo ottobre scorso alcune decine di ospiti extracomunitari avevano appiccato un incendio a materassi, cuscini e arredi al secondo piano dell'edificio, dove si trovavano circa 40 persone, dopo aver manomesso le telecamere di videosorveglianza. Quattro giorni dopo la scena si era ripetuta al primo piano. All'origine delle due rivolte precedemto, il tentativo di impedire il trasferimento ad un altro centro di alcuni ospiti.
Nei giorni scorsi, dopo nuovi sbarchi dal nord Africa, il numero delle presenze nel Cpa di Elmas è salito ad un centinaio di unità.