Le dichiarazioni di Emma Marcegaglia sul governo

Cronaca
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Tra il 15 e il 16 novembre, i giorni del presunto ricatto dei giornalisti del "Giornale", il numero uno di Confindustria ha preso posizioni tra il critico e il cauto verso il governo


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Secondo le accuse della Procura di Napoli, il direttore responsabile e il vicedirettore del Giornale avrebbero minacciato la leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, chiedendole di modificare le proprie dichiarazioni contro il governo, pena la pubblicazione di un dossier scomodo per la stessa imprenditrice. Ecco le posizioni assunte dalla Marcegaglia nei giorni oggetto dell'inchiesta.

15 settembre. "L'Italia vive un momento di politica brutta che per mesi ha parlato solo di amanti, di cognati e di appartamenti. Non è questo che ci interessa", ha detto il presidente di Confindustria a Breganze, parlando con i giornalisti a margine dell'inaugurazione del nuovo complesso Diesel di Renzo Rosso. La leader di viale dell'Astronomia ha osservato che "in estate si è parlato di temi che non interessano a nessuno. I conflitti personali di un governo che forse non ha più la maggioranza, non aiutano. Soprattutto non aiutano ad avere una concentrazione sui temi veri come il lavoro, l'occupazione, la crescita. Il nostro richiamo come Confindustria è continuo: basta litigare, basta occuparsi di beghe interne, occupatevi della crescita, del problema fiscale, di quello dell'occupazione e di ridurre la burocrazia. Facciamo le riforme serie che servono al Paese".

15 settembre. In merito alle dichiarazioni rilasciate all'inaugurazione del nuovo stabilimento del gruppo Diesel Emma Marcegaglia ha poi precisato: "Rispondendo alla domanda su che cosa sarebbe successo nel caso in cui non ci fosse più una maggioranza di governo mi sono limitata semplicemente ad affermare che il governo deve comunque andare avanti".

16 settembre. "Probabilmente il peggio è alle spalle, ma siamo ancora in una situazione incerta", ha detto Emma Marcegaglia, sottolineando: "È venuto veramente il momento, in questa congiuntura, migliore del passato, ma ancora incerta e difficile, di mettere mano alle riforme che questo Paese ha per tanto tempo lasciato da parte". La leader degli industriali ha chiesto che "ci si concentri sui temi dell'economia. Abbiamo una lista di temi che sono sostanzialmente quelli che anche il ministro Tremonti ed il governo vogliono portare avanti: fisco, capitale umano, scuola, ricerca, infrastrutture, energia, più mercato. È veramente arrivato il momento di affrontare questi problemi, di fare cose chiare, e di farle in tempi brevi, perché se stiamo fermi il rischio è quello di crescere troppo poco, di un reddito che cala, e di un tasso di disoccupazione troppo alto".

16 settembre. "La nostra posizione è nota, andare a elezioni sarebbe inaccettabile in questo momento. Questo governo ha il diritto ma anche il dovere di governare.
Conosciamo, leggiamo e vediamo le difficoltà di questo momento, però bisogna andare avanti e soprattutto concentrarsi su economia, crescita e occupazione, i veri temi che interessano". Con il governo, ''noi siamo pronti a collaborare", se si imbocca la strada di "concentrarsi su economia, crescita e occupazione. Il governo sta cominciando a muoversi su questi temi. Gli otto punti di Tremonti noi li condividiamo. Siamo pronti a fare la nostra parte, ma è veramente il momento di lavorare su questo". Non c'è più una maggioranza? "Non sta a me dirlo - ha risposto Emma Marcegaglia -. I temi li vediamo tutti i giorni, ma anche in questa situazione di difficoltà pensiamo che bisogna andare avanti, governare".

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