Genova, auto in mare mentre sbarca dal traghetto: due morti
CronacaUn errato innesto della marcia "avanti" alle eliche della nave della compagnia Moby potrebbe essere la causa dell'incidente al porto. Le vittime sono due turisti stranieri di 28 e 29 anni
L'incidente - Due turisti stranieri sono morti nel porto di Genova dopo che la loro auto è caduta in mare mentre stava sbarcando dal traghetto Otta in arrivo dalla Sardegna.
Le vittime sono Philipp Habel, 29 anni, tedesco di Stoccarda e Melanie Starrzynsky, 28 anni, di origini polacche e residente a Stoccarda. I due, che si erano imbarcati ad Olbia, erano a bordo di una delle prime auto pronte per sbarcare a Genova. I corpi sono stati recuperati dai sommozzatori: lui è riaffiorato, in fin di vita, una decina di minuti dopo la tragedia. Lei è stata ripescata solo nel primo pomeriggio, ancora legata alla cintura di sicurezza.
Le cause - Un imprevedibile ed errato innesto della marcia "avanti" alle eliche del traghetto Otta della compagnia Moby ha portato alla morte dei due giovani turisti stranieri avvenuta stamani nel porto di Genova. E' questa l'opinione del pubblico ministero Biagio Nazzeo che sta ricostruendo nelle linee essenziali la dinamica dell'accaduto.
L'errato innesto potrebbe essere stato causato da un errore umano o da un guasto ad un circuito elettrico. la nave è relativamente vecchia: ha 32 anni, era stata acquistata in Danimarca, si chiamava Princess of Scandinavia e non ha sistemi software che gestiscono autonomamente il funzionamento dei motori. Dunque è escluso che si sia trattato dell'errore di un computer.
Non si può escludere l'errore umano - "Non si può escludere, al momento, che possa essere intervenuto un errore umano": lo afferma, in un comunicato la Moby.
L'armatore Vincenzo Onorato si è recato immediatamente a Genova per seguire personalmente la vicenda e ha dichiarato: "Sono vicino ai famigliari delle vittime e l'azienda si mette a disposizione per ogni intervento di sostegno e di aiuto che si rendesse opportuno e necessario".
La dinamica - Secondo quanto accertato dagli inquirenti, erano le 9,30 di domenica quando, dopo un ormeggio regolare ed effettuato secondo le prescrizioni sia di bordo che di terra, durante lo sbarco delle vetture dalla stiva, le eliche della motonave Otta passavano dalla marcia "neutra" a quella "avanti".
Dieci secondi, forse quindici, di spinta longitudinale, hanno fatto spostare la nave di una decina di metri. La passerella su cui si trovava la Opel Astra con a bordo Philpp Habel, 29 anni e Melanie Starzynsky, 28 anni, si è staccata dalla banchina, la parte terminale si è inclinata verso il basso e la vettura è piombata nelle acque scure e limacciose del porto.
Per i due non c'è stato scampo: sono morti annegati. L'uomo è riaffiorato un quarto d'ora dalla tragedia. Era in fin di vita ed è morto durante i soccorsi. La donna è stata ripescata solo nel primo pomeriggio: era ancora legata alla cintura di sicurezza della vettura, probabilmente colpita dalle eliche e gettata contro la banchina. Il comandante di macchina si è accorto del movimento della nave e ha disinnescato la marcia. I cavi di ormeggio l'hanno riportata nella corretta posizione, poi è scattato l'allarme.
Il pm ha sequestrato la scatola nera della nave, ma sarà difficile poter accertare da quale dei quattro comandi esistenti sulla nave (tre sul ponte e uno in sala macchine) sia partito l'impulso che ha innescato la marcia avanti alla nave.
L'indagine - Il pubblico ministero ha disposto l'autopsia sulle due salme che sarà effettuata dal professor Francesco Ventura presso l'istituto di Medicina legale dell'ospedale San Martino di Genova. Si indaga per omicidio colposo.
Le vittime sono Philipp Habel, 29 anni, tedesco di Stoccarda e Melanie Starrzynsky, 28 anni, di origini polacche e residente a Stoccarda. I due, che si erano imbarcati ad Olbia, erano a bordo di una delle prime auto pronte per sbarcare a Genova. I corpi sono stati recuperati dai sommozzatori: lui è riaffiorato, in fin di vita, una decina di minuti dopo la tragedia. Lei è stata ripescata solo nel primo pomeriggio, ancora legata alla cintura di sicurezza.
Le cause - Un imprevedibile ed errato innesto della marcia "avanti" alle eliche del traghetto Otta della compagnia Moby ha portato alla morte dei due giovani turisti stranieri avvenuta stamani nel porto di Genova. E' questa l'opinione del pubblico ministero Biagio Nazzeo che sta ricostruendo nelle linee essenziali la dinamica dell'accaduto.
L'errato innesto potrebbe essere stato causato da un errore umano o da un guasto ad un circuito elettrico. la nave è relativamente vecchia: ha 32 anni, era stata acquistata in Danimarca, si chiamava Princess of Scandinavia e non ha sistemi software che gestiscono autonomamente il funzionamento dei motori. Dunque è escluso che si sia trattato dell'errore di un computer.
Non si può escludere l'errore umano - "Non si può escludere, al momento, che possa essere intervenuto un errore umano": lo afferma, in un comunicato la Moby.
L'armatore Vincenzo Onorato si è recato immediatamente a Genova per seguire personalmente la vicenda e ha dichiarato: "Sono vicino ai famigliari delle vittime e l'azienda si mette a disposizione per ogni intervento di sostegno e di aiuto che si rendesse opportuno e necessario".
La dinamica - Secondo quanto accertato dagli inquirenti, erano le 9,30 di domenica quando, dopo un ormeggio regolare ed effettuato secondo le prescrizioni sia di bordo che di terra, durante lo sbarco delle vetture dalla stiva, le eliche della motonave Otta passavano dalla marcia "neutra" a quella "avanti".
Dieci secondi, forse quindici, di spinta longitudinale, hanno fatto spostare la nave di una decina di metri. La passerella su cui si trovava la Opel Astra con a bordo Philpp Habel, 29 anni e Melanie Starzynsky, 28 anni, si è staccata dalla banchina, la parte terminale si è inclinata verso il basso e la vettura è piombata nelle acque scure e limacciose del porto.
Per i due non c'è stato scampo: sono morti annegati. L'uomo è riaffiorato un quarto d'ora dalla tragedia. Era in fin di vita ed è morto durante i soccorsi. La donna è stata ripescata solo nel primo pomeriggio: era ancora legata alla cintura di sicurezza della vettura, probabilmente colpita dalle eliche e gettata contro la banchina. Il comandante di macchina si è accorto del movimento della nave e ha disinnescato la marcia. I cavi di ormeggio l'hanno riportata nella corretta posizione, poi è scattato l'allarme.
Il pm ha sequestrato la scatola nera della nave, ma sarà difficile poter accertare da quale dei quattro comandi esistenti sulla nave (tre sul ponte e uno in sala macchine) sia partito l'impulso che ha innescato la marcia avanti alla nave.
L'indagine - Il pubblico ministero ha disposto l'autopsia sulle due salme che sarà effettuata dal professor Francesco Ventura presso l'istituto di Medicina legale dell'ospedale San Martino di Genova. Si indaga per omicidio colposo.