Claudio, fratello del sindaco assassinato a Pollica, a SkyTG24 dichiara: "Mi aveva detto che personaggi delle forze dell'ordine erano in combutta con tipi poco raccomandabili”. Napolitano: "Crimine barbaro, si faccia luce"
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Sindaci assassinati, i precedenti
Pollica ricorda il suo sindaco con una fiaccolata. Le immagini
Angelo Vassallo è stato lasciato solo; il sindaco di Pollica (Salerno) si sentiva abbandonato dalle forze dell'ordine nella sua lotta alla criminalità.
Il giorno dopo la brutale esecuzione del primo cittadino del paesino del salernitano sono queste le parole che da più parti si sentono ripetere. Il primo a formulare queste accuse è proprio il fratello della vittima, Claudio Vassallo, che ai microfoni di SkyTG24 apre nuovi scenari sulla morte del sindaco.
"Mio fratello, prima di essere ammazzato, mi aveva detto che personaggi delle forze dell’ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili. Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta" dichiara. E aggiunge: "Mio fratello è stato lasciato solo, abbandonato. Le piste da seguire secondo me sono o gli interessi sul porto o i problemi che ci sono stati questa estate con la droga ad Acciaroli. Lui ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine e non glielo hanno dato".
Claudio Vassallo non è l'unico a sostenere questa tesi. Il consigliere comunale e amico del sindaco, Domenico Palladino, sostiene infatti che poche settimane fa, dopo ferragosto, Angelo Vassallo si era esposto in prima persona in un'azione di contrasto nei confronti di alcuni spacciatori di droga che stavano cercando di conquistare la piazza di Acciaroli per lo spaccio di cocaina e hashish. E ricorda anche come il sindaco si sentisse lasciato solo dalle forze dell'ordine.
"Aveva minacciato di denunciarli - ricorda Palladino - se li avesse rivisti all'opera e intimò loro di lasciare il paese e tornarsene da dove erano venuti. Si tratta di personaggi che vengono da fuori ed è impensabile che i carabinieri di qua non li abbiano mai fermati e Vassallo sì. E' ora - conclude Palladino - che ci sia un ricambio ai vertici del locale comando dei Carabinieri come dallo stesso Vassallo richiesto per anni".
Mercoledì l'autopsia - Intanto proseguono le indagini. Sarà effettuata, come disposto dal gip del tribunale di Vallo della Lucania, nella giornata di mercoledì l'autopsia sul cadavere di Vassallo. Il medico legale incaricato, il dottor Maiese, dovrà accertare quanti proiettili esplosi da una pistola calibro 9x21 hanno raggiunto la vittima. L'inchiesta inoltre passa alla Dda di Salerno, l'Antimafia. "Ci sono elementi che suggeriscono un coinvolgimento della Dda. E' stata una decisione congiunta", è quanto ha dichiarato il procuratore della Repubblica Giancarlo Grippo.
Fiaccolata e messa in suffragio - E il paese, sotto choc, si mobilita. Una fiaccolata ha attraversato le strade di Acciaroli, la frazione di Pollica famosa per il suo mare cristallino prima di ritrovarsi in Chiesa per una messa in suffragio del primo cittadino assassinato. Ieri, subito dopo aver appreso la notizia, i negozianti del posto avevano dato vita ad una spontanea serrata in segno di lutto per la morte del loro amato sindaco.
Le parole di Napolitano - Sull'omicidio è intervenuto anche Giorgio Napolitano: "Tutte le istituzioni si stringano intorno alla famiglia della vittima e alle forze dello Stato, chiamate a far luce sull'accaduto e ad affermare le ragioni della giustizia", ha detto il presidente della Repubblica che ha definito l'uccisione del sindaco un "barbaro crimine".
La rabbia dei cittadini sul web - E la rabbia dei cittadini di Pollica, ma non solo, si scatena anche sul web. Non appena appresa la notizia della morte del loro sindaco, numerose persone hanno deciso di aprire su Facebook pagine e gruppi di solidarietà. Tantissimi i messaggi, come questo di Anna: “Grazie sindaco per quello che hai fatto per Acciaroli e per il Cilento...ora spero che le tue idee di legalità e di rispetto del bene comune possano viaggiare sulle gambe di qualcun altro. Come diceva Falcone "Ognuno deve fare la sua parte,... per grande o piccola che sia": la tua morte testimonia che hai saputo tenere fede a questo impegno fino in fondo”. Un sindaco, Angelo Vassallo, amato dalla sua comunità, come testimonia un altro messaggio: “Splendida persona che faceva gli interessi della comunità la sinistra sempre più povera la politica sempre più sporca”.
“Era un politico onesto in una Campania strozzata e ferita. Ma era soprattutto sensibile e gentile. E amava gli animali. Volevo solo che si sapesse anche questo di lui”, scrive Emanuela nel gruppo “Hanno ucciso Angelo Vassallo, non il sogno del Cilento”. Mentre altri commenti continuano a piovere in queste ore nei gruppi “Il Cilento dice no alla Camorra” e “Giustizia per Angelo Vassallo”.
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Angelo Vassallo è stato lasciato solo; il sindaco di Pollica (Salerno) si sentiva abbandonato dalle forze dell'ordine nella sua lotta alla criminalità.
Il giorno dopo la brutale esecuzione del primo cittadino del paesino del salernitano sono queste le parole che da più parti si sentono ripetere. Il primo a formulare queste accuse è proprio il fratello della vittima, Claudio Vassallo, che ai microfoni di SkyTG24 apre nuovi scenari sulla morte del sindaco.
"Mio fratello, prima di essere ammazzato, mi aveva detto che personaggi delle forze dell’ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili. Ci sono delle lettere scritte sia al comando provinciale, sia al comando centrale a Roma senza alcuna risposta" dichiara. E aggiunge: "Mio fratello è stato lasciato solo, abbandonato. Le piste da seguire secondo me sono o gli interessi sul porto o i problemi che ci sono stati questa estate con la droga ad Acciaroli. Lui ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine e non glielo hanno dato".
Claudio Vassallo non è l'unico a sostenere questa tesi. Il consigliere comunale e amico del sindaco, Domenico Palladino, sostiene infatti che poche settimane fa, dopo ferragosto, Angelo Vassallo si era esposto in prima persona in un'azione di contrasto nei confronti di alcuni spacciatori di droga che stavano cercando di conquistare la piazza di Acciaroli per lo spaccio di cocaina e hashish. E ricorda anche come il sindaco si sentisse lasciato solo dalle forze dell'ordine.
"Aveva minacciato di denunciarli - ricorda Palladino - se li avesse rivisti all'opera e intimò loro di lasciare il paese e tornarsene da dove erano venuti. Si tratta di personaggi che vengono da fuori ed è impensabile che i carabinieri di qua non li abbiano mai fermati e Vassallo sì. E' ora - conclude Palladino - che ci sia un ricambio ai vertici del locale comando dei Carabinieri come dallo stesso Vassallo richiesto per anni".
Mercoledì l'autopsia - Intanto proseguono le indagini. Sarà effettuata, come disposto dal gip del tribunale di Vallo della Lucania, nella giornata di mercoledì l'autopsia sul cadavere di Vassallo. Il medico legale incaricato, il dottor Maiese, dovrà accertare quanti proiettili esplosi da una pistola calibro 9x21 hanno raggiunto la vittima. L'inchiesta inoltre passa alla Dda di Salerno, l'Antimafia. "Ci sono elementi che suggeriscono un coinvolgimento della Dda. E' stata una decisione congiunta", è quanto ha dichiarato il procuratore della Repubblica Giancarlo Grippo.
Fiaccolata e messa in suffragio - E il paese, sotto choc, si mobilita. Una fiaccolata ha attraversato le strade di Acciaroli, la frazione di Pollica famosa per il suo mare cristallino prima di ritrovarsi in Chiesa per una messa in suffragio del primo cittadino assassinato. Ieri, subito dopo aver appreso la notizia, i negozianti del posto avevano dato vita ad una spontanea serrata in segno di lutto per la morte del loro amato sindaco.
Le parole di Napolitano - Sull'omicidio è intervenuto anche Giorgio Napolitano: "Tutte le istituzioni si stringano intorno alla famiglia della vittima e alle forze dello Stato, chiamate a far luce sull'accaduto e ad affermare le ragioni della giustizia", ha detto il presidente della Repubblica che ha definito l'uccisione del sindaco un "barbaro crimine".
La rabbia dei cittadini sul web - E la rabbia dei cittadini di Pollica, ma non solo, si scatena anche sul web. Non appena appresa la notizia della morte del loro sindaco, numerose persone hanno deciso di aprire su Facebook pagine e gruppi di solidarietà. Tantissimi i messaggi, come questo di Anna: “Grazie sindaco per quello che hai fatto per Acciaroli e per il Cilento...ora spero che le tue idee di legalità e di rispetto del bene comune possano viaggiare sulle gambe di qualcun altro. Come diceva Falcone "Ognuno deve fare la sua parte,... per grande o piccola che sia": la tua morte testimonia che hai saputo tenere fede a questo impegno fino in fondo”. Un sindaco, Angelo Vassallo, amato dalla sua comunità, come testimonia un altro messaggio: “Splendida persona che faceva gli interessi della comunità la sinistra sempre più povera la politica sempre più sporca”.
“Era un politico onesto in una Campania strozzata e ferita. Ma era soprattutto sensibile e gentile. E amava gli animali. Volevo solo che si sapesse anche questo di lui”, scrive Emanuela nel gruppo “Hanno ucciso Angelo Vassallo, non il sogno del Cilento”. Mentre altri commenti continuano a piovere in queste ore nei gruppi “Il Cilento dice no alla Camorra” e “Giustizia per Angelo Vassallo”.