Su SkyTG24 le immagini girate nel reparto di Ostetricia e Ginecologia del Policlinico teatro della lite tra i medici in sala parto. GUARDA IL VIDEO
Degrado, incuria e sporcizia. Si presenta così il reparto di Ostetricia e Ginecologia del policlinico di Messina nelle immagini trasmesse da SkyTG24 (guarda in alto).
Sabato il reparto è stato teatro di un episodio di malasanità. Una lite scoppiata tra due medici in sala parto avrebbe infatti ritardato l'intervento sanitario mettendo a rischio la vita della puerpera, una donna di 30 anni e del bambino che avrebbe subito due arresti cardiaci.
In seguito alla denuncia presentata dal marito della donna la procura ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone: i due ginecologi protagonisti della lite nella sala parto del Policlinico, Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto, e il responsabile dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia, il prof. Domenico Granese. Oltre a loro, i carabinieri hanno notificato altri due avvisi di garanzia, probabilmente, agli altri due medici che hanno poi operato la donna. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di lesioni personali colpose e omissioni.
Intanto il ministro della Sanità Ferruccio Fazio ha visitato lunedì mattina il policlinico per scusarsi con la famiglia per quanto accaduto.
Sabato il reparto è stato teatro di un episodio di malasanità. Una lite scoppiata tra due medici in sala parto avrebbe infatti ritardato l'intervento sanitario mettendo a rischio la vita della puerpera, una donna di 30 anni e del bambino che avrebbe subito due arresti cardiaci.
In seguito alla denuncia presentata dal marito della donna la procura ha iscritto nel registro degli indagati 5 persone: i due ginecologi protagonisti della lite nella sala parto del Policlinico, Antonio De Vivo e Vincenzo Benedetto, e il responsabile dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia, il prof. Domenico Granese. Oltre a loro, i carabinieri hanno notificato altri due avvisi di garanzia, probabilmente, agli altri due medici che hanno poi operato la donna. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di lesioni personali colpose e omissioni.
Intanto il ministro della Sanità Ferruccio Fazio ha visitato lunedì mattina il policlinico per scusarsi con la famiglia per quanto accaduto.