Dopo l'attentato al procuratore generale gli inquirenti stanno visionando le immagini riprese dalle telecamere installate in diverse zone della città. Sull'ordigno indagherà la procura di Catanzaro
Bomba a Reggio Calabria: LE IMMAGINI
La polizia di Reggio Calabria sta cercando di risalire tramite filmati agli autori dell'attentato di giovedì contro il procuratore generale Salvatore Di Landro, mentre in città si susseguono manifestazioni di solidarietà con il magistrato.
La questura di Reggio è entrata in possesso di alcuni filmati estratti dalle videocamere installate in diverse zone della città, nella speranza di riuscire a individuare i responsabili dell'attentato esplosivo portato a termine nella notte tra mercoledì e giovedì contro l'abitazione del procuratore generale Di Landro.
Lo riferiscono gli stessi investigatori, aggiungendo che "in queste ore i filmati sono stati posti al vaglio degli esperti dell'antimafia". Poche ore dopo l'attentato il procuratore generale aveva espresso tutta la sua amarezza per i continui episodi criminali: "Non siamo in un Paese civile. Siamo arrivati a un livello di scontro che è tribale". Le misure di tutela nei confronti del magistrato sono state rinforzate, con l'assegnazione di due auto blindate per lui e per gli agenti della scorta e di una vigilanza fissa.
Gli atti dell'indagine sull'attentato verranno trasferiti alla procura di Catanzaro, competente sui fatti che riguardano i magistrati reggini. Sempre per la mattina di oggi, la sezione di Reggio Calabria dell'Associazione nazionale magistrati ha convocato un'assemblea straordinaria aperta alla società civile per affrontare e discutere le numerose azioni intimidatorie subite nei primi otto mesi del 2010. Già ieri i cittadini di Reggio Calabria si sono dati appuntamento in piazza per manifestare apertamente la loro vicinanza al procuratore generale Di Landro.
Guarda tutti i video sull'attentato e le indagini
La polizia di Reggio Calabria sta cercando di risalire tramite filmati agli autori dell'attentato di giovedì contro il procuratore generale Salvatore Di Landro, mentre in città si susseguono manifestazioni di solidarietà con il magistrato.
La questura di Reggio è entrata in possesso di alcuni filmati estratti dalle videocamere installate in diverse zone della città, nella speranza di riuscire a individuare i responsabili dell'attentato esplosivo portato a termine nella notte tra mercoledì e giovedì contro l'abitazione del procuratore generale Di Landro.
Lo riferiscono gli stessi investigatori, aggiungendo che "in queste ore i filmati sono stati posti al vaglio degli esperti dell'antimafia". Poche ore dopo l'attentato il procuratore generale aveva espresso tutta la sua amarezza per i continui episodi criminali: "Non siamo in un Paese civile. Siamo arrivati a un livello di scontro che è tribale". Le misure di tutela nei confronti del magistrato sono state rinforzate, con l'assegnazione di due auto blindate per lui e per gli agenti della scorta e di una vigilanza fissa.
Gli atti dell'indagine sull'attentato verranno trasferiti alla procura di Catanzaro, competente sui fatti che riguardano i magistrati reggini. Sempre per la mattina di oggi, la sezione di Reggio Calabria dell'Associazione nazionale magistrati ha convocato un'assemblea straordinaria aperta alla società civile per affrontare e discutere le numerose azioni intimidatorie subite nei primi otto mesi del 2010. Già ieri i cittadini di Reggio Calabria si sono dati appuntamento in piazza per manifestare apertamente la loro vicinanza al procuratore generale Di Landro.
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