A spasso per la città in bikini? Ad Albenga può costare caro
Cronaca
Controlli intensificati da parte della polizia municipale dopo l’ordinanza che vieta lo “stazionamento e il transito in costume da bagno al di fuori del lungomare”. Per i trasgressori è pronta una multa fino a 500 euro
“Qui il bikini non è gradito”. È più o meno questo il messaggio che la polizia municipale di Albenga sta cercando di diffondere da qualche giorno. Da quando, in pratica, il sindaco Rosalia Guarnieri ha firmato un’ordinanza che vieta bikini e costumi da bagno al di fuori del lungomare cittadino. I vigili hanno così rafforzato i controlli e per i trasgressori è pronta una multa tra i 25 e i 500 euro. Con buona pace delle vacanze.
Il sindaco ricorda che “la decisione è in linea con le scelte compiute da altri comuni costieri negli ultimi anni” L’ordinanza si è resa necessaria in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano problemi di decoro e di sicurezza in certe zone della città. Da qui la decisione di vietare “in tutto il territorio comunale lo stazionamento e l'assembramento rumoroso di persone” nonché “lo stazionamento e il transito in costume da bagno al di fuori della zona lungo mare”. Ma non è finita. Tra le severe norme adottate dal sindaco di Albenga c’è anche una che proibisce “il consumo di bevande alcoliche in contenitori di vetro, di metallo o di altra tipologia, al di fuori dei luoghi di somministrazione all'uopo destinati o in occasione di manifestazioni temporanee che prevedono diversamente".
La prima città in Liguria e tra le prime in Italia a lanciare la crociata contro i turisti a torso nudo era stata Alassio, a metà degli anni Novanta, con l'amministrazione guidata dall'ex primo cittadino Roberto Avogadro (ex Lega Nord). L'ordinanza, talmente insolita, fece il giro del mondo arrivando anche sui giornali e le televisioni giapponesi e australiane che inviarono ad Alassio addirittura le troupe televisive per intervistare l'ex sindaco.
Il sindaco ricorda che “la decisione è in linea con le scelte compiute da altri comuni costieri negli ultimi anni” L’ordinanza si è resa necessaria in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che lamentavano problemi di decoro e di sicurezza in certe zone della città. Da qui la decisione di vietare “in tutto il territorio comunale lo stazionamento e l'assembramento rumoroso di persone” nonché “lo stazionamento e il transito in costume da bagno al di fuori della zona lungo mare”. Ma non è finita. Tra le severe norme adottate dal sindaco di Albenga c’è anche una che proibisce “il consumo di bevande alcoliche in contenitori di vetro, di metallo o di altra tipologia, al di fuori dei luoghi di somministrazione all'uopo destinati o in occasione di manifestazioni temporanee che prevedono diversamente".
La prima città in Liguria e tra le prime in Italia a lanciare la crociata contro i turisti a torso nudo era stata Alassio, a metà degli anni Novanta, con l'amministrazione guidata dall'ex primo cittadino Roberto Avogadro (ex Lega Nord). L'ordinanza, talmente insolita, fece il giro del mondo arrivando anche sui giornali e le televisioni giapponesi e australiane che inviarono ad Alassio addirittura le troupe televisive per intervistare l'ex sindaco.
