Salvatore Facchineri era latitante dal 25 febbraio scorso. I carabinieri lo hanno fermato dopo che aveva sistema l'ombrellone insieme alla famiglia
Qualche giorno di appostamento e nel pomeriggio di ieri, il latitante, con la moglie e i due figlioletti al seguito (uno ancora in culla), ha piantato l'ombrellone e poi ha sistemato la borsa frigo e le sedie accanto a quattro militari dell'Arma che sembravano comuni bagnanti. Il ricercato si portava dietro anche uno zainetto. Due carabinieri si sono tuffati in mare, mentre altri due sono rimasti in spiaggia. E quando Salvatore Facchineri si è tuffato in acqua gli uomini dell'Arma sono entrati in azione e lo hanno bloccato portandolo fino alla battigia dove è stato ammanettato.
Successivamente, anche tra gli applausi di molti bagnanti che si sono anche complimentati con un "bravi" con un carabinieri, è stato condotto presso la compagnia di Tropea dove gli sono stati notificati i provvedimenti restrittivi. Uno di questi si riferisce ad una condanna a dieci anni ed otto mesi di carcere, decisa dalla Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, per aver ridotto in schiavitù due rumeni che aveva segregato in una baracca costringendoli a lavorare senza alcuna retribuzione. Altra condanna a sei anni di reclusione gli era stata inflitta per due tentate estorsioni, commesse tra marzo e maggio del 2003 a Cittanova e San Giorgio Morgeto, due centri del Reggino, mentre era sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
L'arrestato è il figlio del boss Michele, uno dei protagonisti della faida di Cittanova, durata oltre trent'anni che vide contrapposto il clan Facchineri a quello degli Albanese - Raso - Gallace. Uno scontro che ha provocato una settantina di vittime. Secondo gli inquirenti, inoltre, Salvatore Facchineri, professione ufficiale allevatore, era a capo dell'omonimo clan, dopo che il fratello Luigi, 44 anni, latitante per una decina di anni, era finito in manette.
Successivamente, anche tra gli applausi di molti bagnanti che si sono anche complimentati con un "bravi" con un carabinieri, è stato condotto presso la compagnia di Tropea dove gli sono stati notificati i provvedimenti restrittivi. Uno di questi si riferisce ad una condanna a dieci anni ed otto mesi di carcere, decisa dalla Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, per aver ridotto in schiavitù due rumeni che aveva segregato in una baracca costringendoli a lavorare senza alcuna retribuzione. Altra condanna a sei anni di reclusione gli era stata inflitta per due tentate estorsioni, commesse tra marzo e maggio del 2003 a Cittanova e San Giorgio Morgeto, due centri del Reggino, mentre era sorvegliato speciale di pubblica sicurezza.
L'arrestato è il figlio del boss Michele, uno dei protagonisti della faida di Cittanova, durata oltre trent'anni che vide contrapposto il clan Facchineri a quello degli Albanese - Raso - Gallace. Uno scontro che ha provocato una settantina di vittime. Secondo gli inquirenti, inoltre, Salvatore Facchineri, professione ufficiale allevatore, era a capo dell'omonimo clan, dopo che il fratello Luigi, 44 anni, latitante per una decina di anni, era finito in manette.