Sardegna, è guerra tra McDonald's e McPuddu's

Cronaca
Il locale McPuddu's citato da McDonald's
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La multinazionale americana fa causa a un ristoratore per l'uso del suffisso scozzese. Ma la regione guidata da Cappellacci si schiera al fianco del produttore locale: "I culurgiones esistono da molto più tempo dei cheeseburger"

Nell'inedita "battaglia" tra la McDonald's e McPuddu's, che vede protagonista un imprenditore di Santa Maria Navarrese, in Oglistra, diffidato dall'uso del prefisso scozzese nella vendita di prodotti fast food sardi, scende in campo anche la Regione. "L'Italia subisce ogni anno danni per 70 miliardi di euro a causa di falsi e imitazioni alimentari: diffidare un commerciante di tipicità sarde per il solo suffisso 'Mc' suona perciò come una beffa. Per questo la Regione Sardegna offrirà tutta l'assistenza in favore del signor Puddu e dei suoi 'culurgiones' per portare avanti la battaglia legale contro McDonald's".

Lo ha dichiarato l'assessore regionale dell'Agricoltura, Andrea Prato, commentando la vicenda che vede protagonista il giovane imprenditore al quale viene impedito di usare il suffisso Mc nelle insegne dei sui negozi di cucina sarda veloce. "McPuddu's - ha aggiunto Prato - è uno dei simboli di una cultura alimentare identitaria che si sposa con i ritmi veloci del nostro tempo. I culurgiones esistono da molto più tempo dei cheeseburger: rappresentano da decenni un pasto veloce e salutare in linea con la dieta mediterranea, oggi ritenuta anche dall'Unesco quale patrimonio mondiale dell'umanità. Non si vede quindi perché si debba negare l'integrazione di un'identità tutta sarda nelle abitudini al consumo 'fast'. I culurgiones, proposti oggi dal signor Puddu e da decine di negozi tipici sardi, sono il pasto veloce sardo per eccellenza: una sfoglia di pasta di semola di grano duro ripiena di pecorino sardo fresco, patate e menta naturale, che richiede solo due minuti di cottura ed è ideale da mangiare anche come street food. Un prodotto sano perché fatto con i prodotti genuini e soprattutto made in Sardegna. Per questo - ha concluso Prato - da oggi il 'Davide' sardo avrà un alleato in più contro il 'Golia' americano".

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